La vita sedentaria? Non solo ci limita, ma può anche ucciderci

18 Novembre 2012 | Mente e corpo umano

Non siamo strutturati per fossilizzarci

Una vita sedentaria, si sa, non è di certo salutare. Tutti i medici lo ripetono e tutti i giornali ribadiscono che il movimento forzato è necessario nei tempi moderni, dove trascorriamo in media 9,3 ore al giorno sulla sedia. I risultati, dopotutto, si vedono: le gambe dell’uomo sono molto meno muscolose rispetto agli arti degli animali.

Chi afferma che, in ogni caso, l’uomo vive più a lungo rispetto al passato – nonostante sia diventato oggi più sedentario – non si rende conto delle patalogie che si porta avanti per tutta la vita. Viviamo qualche anno in più? Sicuramente, ma non lo dobbiamo certo al nostro stile di vita, bensì alla medicina avanzata e al benessere economico dei tempi moderni. Senza contare che gli anni in più li trasciniamo, portandoci appresso malattie e disfunzioni che si potrebbero evitare e che, se eliminate, ci permetterebbero di vivere più a lungo e più sereni.

Gli esperti ci ripetono questa solfa così assiduamente, che per molti di noi è entrato in testa come una sorta di favola. Ecco perché sappiamo che la sedentarietà non va bene, ma forse non ci rendiamo conto di quanto effettivamente possa essere negativa – tanto che finiamo per sottovalutare il fenomeno.

Attraverso un’infografica spezzettata in più immagini, qua sotto passo in rassegna le conseguenze che può portare una vita sedentaria. Dobbiamo ricordare che l’uomo non è nato né strutturato per stare seduto, è la società ad averlo reso pigro e perfino chi fa uno sport comune (di due o tre giorni a settimana) non è completamente al sicuro dagli effetti della sedentarietà. Un problema che dobbiamo iniziare a valutare a partire dal nostro corpo.

Cosa succede al corpo di un sedentario

Può sembrare assurdo, ma rimanere seduti per più di 6 ore al giorno non riposa il corpo: lo sottopone al contrario a uno stile di vita improprio. Tanto che la sedentarietà aumenta del 40% il rischio di morte rispetto a chi è più attivo.

Non è un caso che l’obesità sia più presente nelle persone che siedono 2,5 ore in più. Negli USA, dove il benessere è più diffuso, un cittadino su tre è obeso. Questo è facilmente intuibile: stando seduti si consumano meno energie. Se aggiungiamo il fattore sovralimentazione (che negli anni recenti è diventata un altro serio problema), si capisce che teniamo in corpo calorie e sostanze nocive in eccesso. Come vedete nell’immagine, perfino masticare una chewing-gum consuma più energia di star fermo senza fare niente.

Chi fa un lavoro sedentario è doppiamente a rischio di contrarre malattie e disfunzioni cardiache. Ma cosa succede al nostro corpo quando ci sediamo troppo a lungo? Prima di tutto, le nostre gambe (che sono state pensate per sostenere il nostro corpo per diverse ore al giorno) non lavorano e quindi si indeboliscono. Gli enzimi che combattono il grasso scendono del ben 90%, il colesterolo “salutare” scende del 20% in due ore, i rischi di diabete salgono per mancanza di insulina.

Perché essere attivi è importante

Il problema della società moderna è che costringe a rimanere seduti per almeno 8 ore al giorno. Visto che di lavorare non se ne può fare a meno, vediamo come ridurre al minimo il fattore di rischio sedentarietà.

30 minuti al giorno di attività aiutano, ma come detto a inizio articolo sono pochi. La cosa migliore da fare è interrompere spesso la posizione sedentaria durante il giorno, non appena possibile, per permettere al corpo di riprendere le sue funzionalità che vengono assopite durante il riposo. Potete inventarvi voi qualche esercizio o attività da fare: lo strechting, una pausa per discutere con i colleghi o semplicemente una passeggiata di qualche minuto. Se dovete salire a un piano alto, non prendete l’ascensore: scegliete le scale. Cercate di faticare durante il giorno, visto che comunque il tempo per riposare il corpo non vi mancherà mai.

Prima di ogni altra cosa, però, dobbiamo modificare le nostre abitudini. Essere passivi è sempre un danno, qualsiasi lavoro o hobby stiate facendo. La TV (o il fissare il computer) è il peggiore, perché oltre a smorzare l’attività del corpo lenisce anche quella della mente. Chi guarda la TV per almeno 3 ore al giorno ha il 64% di possibilità in più di essere colpito da malattie cardiache; e la percentuale sale di 11% ogni ultreriore ora di visione.

Inutile dire che frequentare sport è il migliore toccasana. Visto che il progresso ci ha reso inutile cacciare e procacciarsi il cibo di persona, lo sport è la chiave per permettere di muoverci e di sfruttare appieno i nostri muscoli. Una nota: tra i principali problemi sedentari, il mal di schiena regna sovrano. Per impedire di dover soffrire anche di notte per dolori fastidiosi, cercate di star dritti sulla sedia e non incurvato in avanti. Addirittura, come vedete nell’immagine, la posizione per gravare meno sulla schiena sarebbe quella a 135°.

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