Il discorso di Greta Thunberg sui cambiamenti climatici, davanti alle Nazioni della COP24

19 Dicembre 2018 | Futuro

Lo aveva fatto Severn Suzuki nel lontano 1992 e lo ripete oggi Greta Thunberg, un’altra giovane studentessa proveniente dalla Svezia: un discorso pubblico che attacca i governanti di tutte le Nazioni, insultandoli per la loro inefficienza e per il fatto di continuare a parlare senza mettere in atto le loro promesse.

L’argomento è il cambiamento climatico che ha raggiunto livelli preoccupanti negli ultimi anni e che continuerà a peggiorare nel prossimo futuro, con il rischio di arrivare a un punto di non ritorno. I climatologi ne parlano così spesso che ormai la gente è tanto assuefatta dal tema che nemmeno si rende conto della gravità della situazione. Ma i dati raccolti parlano chiaro, nonostante siano in molti a volerli ignorare (per ignoranza o per motivi egoistici).

Il succo del discorso, che potete leggere o ascoltare per intero più sotto, è questo: chi è al potere avrebbe i mezzi per agire per conto del popolo, ma preferisce anteporre gli interessi economici e politici al futuro delle generazioni; peggio ancora, molti dei governanti preferiscono chiudere gli occhi del tutto o addirittura negare l’evidenza dei dati che mostrano un chiaro peggioramento del clima.

In queste condizioni è davvero imbarazzante che sia una ragazzina a puntualizzare la verità.

Chi è Greta Thunberg e cos’è la COP24

Wikipedia le ha già dedicato una pagina nella versione inglese e il Time l’ha inserita nella lista tra le 25 teenager più influenti al mondo del 2018. Nata nel 2003, Greta ha già dimostrato il suo carattere di attivista ambientale con degli scioperi, piazzandosi davanti al Parlamento di Stoccolma a settembre e parlando a una folla durante una protesta a Helsinki.

Oggi, a 15 anni, è tornata a far sentire la sua voce dopo la fine della COP24 di Katowice. La COP («Conference Of the Parties») è una riunione dedicata ai cambiamenti climatici che si tiene periodicamente tra i governanti della varie Nazioni: si era già tenuta due volte in Polonia, nel 2008 e nel 2013, e quest’anno la sede è stata a Katowice, nella Polonia meridionale.

I risultati insoddisfacenti della COP

È stata una lunga riunione, in cui i 196 governanti hanno dovuto trovare dei compromessi: il risultanto è che si sono stilate ben poche azioni concrete per migliorare il clima terrestre (e non solo). Infatti si sono fissati degli obiettivi importanti, ma la riduzione delle emissioni è stata di nuovo rimandata al 2020.

C’è da aspettarsi che continuerà a essere rimandata, visto che gli USA si sono ritirati dai negoziati e che altri Stati (come la Turchia) hanno complicato i negoziati a causa di “timori economici”. Alla fine delle discussioni sono state stabilite delle regole troppo morbide per essere delle vere promesse. In pratica le regole da seguire ci sono, ma i dubbi che saranno rispettate entro i tempi previsti sono davvero alti.

Il guaio è che il tempo a disposizione è poco e rimandare non è di sicuro una soluzione. La temperatura globale non starà ferma ad aspettare i nostri comodi e gli effetti li possiamo già notare. Ed ecco perché Greta ha avuto un tono tanto risentito e diretto durante il suo discorso.

Il video del discorso integrale di Greta Thunberg

La ragazza parla un inglese molto chiaro, ma se è una lingua che non riuscite a seguire potete attivare i sottotitoli in italiano.

Discorso al COP24 – Traduzione in italiano

Mi chiamo Greta Thunberg, ho quindici anni e vengo dalla Svezia. Sono qui per parlarvi di giustizia climatica. Molti dicono che la Svezia è solo un piccolo paese e che non importa cosa facciamo noi svedesi. Ma ho imparato che non si è mai troppo piccoli per fare la differenza, e se pochi bambini possono ottenere le prime pagine di tutto il mondo semplicemente non andando a scuola, immaginate cosa potremmo fare tutti insieme se davvero volessimo.

Ma per farlo dobbiamo parlare chiaramente, non importa quanto sia scomodo. Voi parlate soltanto di un’eterna crescita della green economy perché avete troppa paura di diventare impopolari, cioè parlate solo di andare avanti con le stesse idee sbagliate che ci hanno messo in questo casino, persino quando la cosa più sensata da fare sarebbe tirare il freno a mano. Non siete abbastanza maturi per dire le cose come stanno, lasciate persino questo fardello a noi bambini, ma a me non importa di essere impopolare: mi interessa la giustizia climatica e la vita sul pianeta.

La nostra civiltà viene sacrificata per dare la possibilità a un piccolo gruppo di persone di continuare a fare enormi profitti. La nostra biosfera viene sacrificata per permettere che le persone ricche in Stati come il mio possano vivere nel lusso. Sono molti a soffrire per garantire a pochi di vivere nella ricchezza.

Nel 2078 festeggerò il mio settantacinquesimo compleanno. Se avrò dei figli, forse passeranno quel giorno con me. Forse mi faranno delle domande su di voi. Forse mi chiederanno perché non abbiate fatto niente quando c’era ancora il tempo di agire. Voi dite di amare i vostri figli più di ogni cosa, eppure state rubando loro il futuro davanti agli occhi.

Fino a quando non vi concentrerete su quello che serve fare, invece che su cosa sia politicamente meglio fare, non ci sarà speranza. Non possiamo risolvere una crisi senza trattarla come tale. Dobbiamo lasciare i combustibili fossili sotto terra e dobbiamo concentrarci sull’uguaglianza. E se le soluzioni sono impossibili da trovare dentro a questo sistema, significa che dobbiamo cambiare il sistema stesso.

Non siamo venuti qui per pregare i leader mondiali di occuparsene. Ci avete ignorato in passato e continuerete a ignorarci. Voi avete esaurito le scuse e noi stiamo finendo il tempo. Siamo qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no. Il vero potere appartiene al popolo.

Grazie.

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