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L’idea che gli animali riescano ad avvertire in anticipo il verificarsi di un terremoto è un luogo comune, che gli studi degli scienziati non sono mai riusciti a confermare. Di fatto, non abbiamo ancora un sistema per anticipare il terremoto.

La convinzione nasce dai dubbi casi registrati (sempre a posteriori e mai in anticipo) e dalla nostra psicologia che tende a vedere alcuni comportamenti animali come segni di un evento “soprannaturale”.

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Quando la luce ci colpisce, nel nostro cervello si trasforma in impulsi elettrici che vengono smistati. Una parte di queste informazioni arriva nella corteccia parietale, vicina alla zona dedicata alla visione.

È questa spartizione a creare un fenomeno eccezionale: sappiamo cosa hanno registrato i nostri occhi senza averlo visto per davvero. L’effetto è chiamato «visione cieca» ed è evidente in chi, per l’appunto, è cieco nel vero senso del termine, perché a volte riesce a indovinare la posizione di un oggetto anche se non può vederlo.

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Dobbiamo distinguere due situazioni.

La prima riguarda il caso in cui la Terra si fermasse di colpo o nel giro di pochi minuti. Qualunque cosa si trovi sulla superficie terrestre sarebbe distrutta, perché gli elementi naturali già in movimento – oceani, atmosfera – continuerebbero a muoversi. La maggior parte degli edifici sarebbe sradicata.

Il secondo caso è un graduale rallentamento della durata di anni. Le conseguenze sarebbero comunque disastrose, perché in mancanza della forza centrifuga gli oceani si sposterebbero verso i Poli e si dividerebbero in due, con un’enorme fascia di terraferma a separarli.

In entrambi i casi, se anche l’essere umano riuscisse a sopravvivere, con la Terra immobile dovrebbe fare i conti con situazioni naturali insostenibili, dove un giorno durerebbe un anno intero.

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Tra il 1764 e il 1767 il sud della Francia si trovò in balia di un grosso animale che uccise 116 persone e ne ferì moltre altre, in gran parte bambini.

Luigi XV inviò dei cacciatori esperti e una squadra di dragoni, le truppe scelte di fanteria, che il 21 settembre 1765 catturarono un lupo di enormi dimensioni.

A dicembre però gli attacchi ripresero, portando ad altre 40 vittime. Cessarono soltanto il 18 giugno 1767, quando fu ucciso un altro esemplare di lupo colossale che aveva una mascella eccezionalmente grande.

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Ci sono comportamenti tra le piante che dimostrano una sorta di intelligenza, votata alla sopravvivenza e all’evoluzione. Per esempio, le piante sanno contare: la dionea percepisce la presenza di insetti, ma fa scattare la trappola solo se i suoi peli vengono toccati 2 volte nel giro di 10 secondi; e secerne gli enzimi digestivi solo se l’insetto fa altri 3 tocchi (quando cerca di liberarsi).

Altri studi hanno dimostrato che le piante scelgono di deviare la direzione delle radici per evitare la competizione con le specie imparentate, mentre non lo fanno con altre specie, e che avvertono le piante vicine quando un erbivoro si avvicina per morderle. Inoltre la storia ci insegna che sono state le piante a favorire – per la propria evoluzione – la diffusione di determinate specie animali, essere umano compreso.

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L’impronta idrica è un indicatore che aiuta a calcolare la quantità di acqua consumata, sia in modo diretto che indiretto. Può essere riferita a un singolo individuo o a una comunità, fino a includere il mondo intero.

Nel 2012 solo in Italia sono stati usati 12,6 miliardi di metri cubi d’acqua per produrre 14 milioni di tonnellate di prodotti agricoli che poi non sono mai stati raccolti. In generale, l’Italia è al 4° posto per consumo individuale di acqua, dopo gli Stati Uniti (che sono al primo posto), la Grecia e la Malaysia.

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Nella caserma dei pompieri di Livermore (California) esiste una lampadina che ha raggiunto un milione di ore di vita. E continua a funzionare.

Il suo nome è Centennial Light e sparge una luce equivalente a una lampadina da 4 W. Il segreto della sua longevità è un filamento più spesso, forse in carbonio (ma lo si saprà con certezza quando sarà aperta alla fine della sua vita).

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Il cervello degli esseri umani ha una regione, chiamata nucleo SCN, che ha lo scopo di farci sentire attivi con la luce del giorno.

La luce blu emanata dagli schermi dei computer o degli smartphone confondono il nucleo SCN, soprattutto se usiamo la tecnologia nelle ore notturne, e fanno credere al cervello che sia giorno costringendolo a tornare vigile. Ecco perché non si dovrebbero usare i dispositivi prima di andare a letto.

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L’atteggiamento da dittatore parte da un senso di potere e di grande sicurezza. Il soggetto tende a mostrare il proprio lato di superiorità, sminuendo chi lo circonda.

Si possono quindi distinguere 5 comportamenti in comune tra i dittatori:
1. la mancanza di empatia
2. l’iprocrisia
3. il caratteraccio
4. il fatto di ignorare le possibili conseguenze delle proprie azioni
5. la pretesa che Dio abbia un ruolo nella loro storia.

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Se fate un bagno immersi nell’acqua a 40 °C, la vostra temperatura interna aumenta di 1 °C e porta il corpo a rilasciare delle proteine per proteggersi dallo shock termico.

Questo sforzo consuma 126 calorie in un’ora, l’equivalente di una camminata di 30 minuti. Per cui il bagno caldo aiuta a dimagrire.

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