È vero che gli animali prevedono i terremoti in anticipo?

3 Maggio 2018 | Animali e piante

In breve

L’idea che gli animali riescano ad avvertire in anticipo il verificarsi di un terremoto è un luogo comune, che gli studi degli scienziati non sono mai riusciti a confermare. Di fatto, non abbiamo ancora un sistema per anticipare il terremoto.

La convinzione nasce dai dubbi casi registrati (sempre a posteriori e mai in anticipo) e dalla nostra psicologia che tende a vedere alcuni comportamenti animali come segni di un evento “soprannaturale”.

Approfondimento

Le prove? Molto dubbie

Sono state fatte numerose osservazioni per capire se effettivamente alcune specie animali possano anticipare il verificarsi di un terremoto, ma nessuna di queste ha dato un esito positivo certo. Anzi, le ricerche più recenti sembrano dimostrare il contrario.

Heiko Woith, geologo del GFZ German Research Centre of Geosciences, insieme al suo team ha analizzato 700 pubblicazioni che riguardavano il comportamento degli animali poco prima di un terremoto, tenendo conto di vari parametri: la distanza del terremoto, quanto tempo dopo si è verificato, se è stato preceduto da scosse minori. Il risultato: su 160 terremoti analizzati, non esiste una prova certa che le 130 specie animali in causa siano riuscite davvero a prevedere il terremoto.

La distanza in cui i terremoti sono avvenuti era troppo grande perché gli animali potessero avvertirla. Gli studi non negano che gli animali possano percepire quello che viene chiamato foreshocks, cioè le scosse minori che precedono il vero e proprio sisma, ma di fatto le avvertono quando si sono già verificate e non prima. Questo significa che, in mancanza di foreshocks, gli animali probabilmente non avvertono l’arrivo di un terremoto. È come se sentissimo una nota nell’aria: non possiamo sapere se a questa seguirà uno spartito musicale o se è una nota isolata. I foreshocks, infatti, possono verificarsi anche anni prima del vero terremoto (il mainshock) e quindi non sono sempre un fattore affidabile.

Perché siamo convinti che gli animali prevedano i terremoti?

C’è da chiedersi da dove nasca la convinzione che i nostri animali domestici o gli uccelli riescano ad anticipare i terremoti.

Prima di tutto, si tratta di un effetto psicologico. Dobbiamo considerare che le valutazioni sono fatte a posteriori, cioè dopo il verificarsi dei terremoti: l’essere umano cerca sempre dei segni dopo che un evento traumatico o straordinario si è verificato. Ci dimentichiamo, come sempre, che i casi di falso allarme sono molto più numerosi delle previsioni “azzeccate”.

In secondo luogo, agli animali abbiamo sempre attribuito delle capacità sensoriali maggiori delle nostre e quando osserviamo un loro comportamento anomalo, tendiamo a ritenerlo il segno di una percezione soprannaturale. In alcuni casi può essere vero, ma in gran parte delle situazioni si tratta soltanto di un comportamento normale che noi, semplicemente, non comprendiamo nell’immediato e che potrebbe essere stato causato da rumori improvvisi, come dal rombo di un lontano temporale. Che poi coincidano con un successivo arrivo di un terremoto, è spesso un caso fortuito.

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