Il cromosoma Y sta scomparendo? I maschi rischiano di estinguersi?

12 Settembre 2018 | Mente e corpo umano

In breve

Le ricerche passate hanno dimostrato che il cromosoma Y ha perso oltre il 90% del suo patrimonio originale, portando all’idea che potesse un giorno estinguersi insieme al sesso maschile.

Le nuove ricerche, però, hanno appurato che il suo patrimonio genetico è stabile da almeno 25 milioni di anni, allontanando l’ipotesi di una sua scomparsa.

Approfondimento

La natura del cromosoma Y

Come sappiamo, negli esseri umani ci sono due cromosomi che determinano il sesso di un individuo: X e Y. Gran parte delle cellule umane presentano una coppia di cromosomi sessuali, che nelle femmine è XX e nei maschi è XY. La presenza del cromosoma Y, quindi, porta alla nascita di un maschio.

Da dove nasce l’idea che il cromosoma Y stia scomparendo e, dunque, che il futuro dei maschi sia a rischio? Durante la nostra vita le cellule si dividono di continuo per riparare i tessuti ed è normale che nel corso di questo processo vadano persi dei cromosomi per errore (non solo Y).

Gli altri cromosomi sono indispensabili per il funzionamento delle cellule, per cui in caso di errori le cellule stesse vengono eliminate. La perdita del cromosoma Y invece non pregiudica il funzionamento della cellula, per cui se si perde durante la replicazione non si elimina niente: la cellula viene duplicata senza Y e così viene tramandata. Da qui l’ipotesi che prima o poi il cromosoma Y finirà per scomparire (nelle teorie più ottimistiche entro i prossimi 5 milioni di anni, che comunque è un tempo piuttosto lungo per la specie umana).

La smentita: il cromosoma Y è ancora sano

Una ricerca pubblicata su Nature ancora nel 2012 ha smentito l’idea secondo cui il cromosoma Y stia scomparendo. Le precedenti ricerche erano arrivate alla conclusione che in 300 milioni di anni l’Y aveva perso centinaia di geni, passando da oltre 600 geni ad appena 19 dell’odierno. Ma le perdite durante il processo di replicazione non avvengono più da almeno 25 milioni di anni: di quei 19 geni rimasti ne abbiamo perso uno soltanto e riguarda un segmento che occupa appena il 3% del cromosoma.

Per capirlo i ricercatori hanno sequenziato il cromosoma Y del macaco rhesus, che appunto dal punto di vista evolutivo si è separato dagli esseri umani circa 25 milioni di anni fa. Da allora, sia nei macachi che negli esseri umani non ci sono stati cambiamenti significativi nei geni.

Considerando però che il cromosoma Y ha davvero subito delle perdite, può essere che prima o poi scompaia del tutto? Sembrerebbe proprio di no. In pratica, ci sono state sì delle perdite gravose durante i millenni, ma ormai l’Y è ridotto all’essenziale e non può “erodersi” ancora. È il motivo per cui è stabile da milioni di anni.

Ma se anche ci fossero delle nuove degradazioni al cromosoma Y, guardando i dati appena visti, richiederebbero svariati milioni di anni, un tempo così lungo da lasciare immaginare due alternative: per allora la specie umana potrebbe essere già estinta oppure, se ancora presente, avrà di sicuro trovato un modo per preservare il suo patrimonio genetico in laboratorio.

Fonti principali
La ricerca pubblicata su Nature nel 2012 - È stata portata avanti dai biologi del Whitehead Institute, della Washington University School of Medicine e del Baylor College of Medicine
La ricerca pubblicata nel 2014 - È stata portata avanti da Melissa A. Wilson Sayres e dai suoi colleghi della University of California
Le Scienze - La perfetta salute del cromosoma Y
Wired - No, il cromosoma Y non sparirà
Wikipedia - Cromosoma Y
«Focus» n. 311, agosto 2018
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