
Nickolay Lamm ha creato una grafica realistica di cosa succederebbe ai monumenti e alle città americani se il mare salisse di livello. Lo scenario è suggestivo e inquietante
Uno studio della NASA basato sul ventennio tra il 1992 e il 2012 ha dimostrato che, in media, il livello di mare si è alzato di oltre 3 mm l’anno per effetto del surriscaldamento globale.
I ghiacci della Groenlandia e dell’Artico si sciolgono, liberando il loro contenuto negli oceani – con buona pace di chi ancora è convinto che il surriscaldamento globale non esista o non sia un problema.
E’ oltre il livello che i climatologi si erano aspettati durante gli ultimi anni. Può sembrare poco, ma pensate bene a quanta acqua occorre per sollevare tutti i mari di 3 mm: e infatti alcune terre costiere dell’America del Sud e dell’Australia sono state invase dalle onde.
Qualche tempo fa avevamo già visto uno dei lavori di Nickolay Lamm: cioè come vedremmo New York se si trovasse su altri pianeti.
Lamm ha fatto un altro ottimo lavoro e ci ha mostrato come alcune aree e città del mondo apparirebbero se fossero improvvisamente sommerse a causa dell’innalzamento del livello del mare. La grafica e i dati usati non sono casuali, perché si è basato sulle informazioni fornite dal Climate Central.

Una mappa politica dell’isola di Manhattan che mostra l’invasione delle acque se il livello del mare aumentasse a 7,5 metri
E’ piuttosto impressionante vedere alcuni tra i monumenti più imponenti dell’America finire sotto le onde. Per ogni monumento o pezzo di città Lamm ci mostra una versione:
– di com’è attualmente (0 metri di profondità)
– di come apparirà quando il livello del mare aumenterà di 1,5 m (la tendenza attuale è che possa avvenire tra 100 e 300 anni)
– di come apparirà a 3,5 m (circa nel 2300 d.C.)
– di come apparirà a 7,5 m (nei secoli successivi)
Ogni scenario gli ha richiesto dalle 5 alle 15 ore; inoltre ha usato Google Earth per tracciare la posizione precisa delle strade e delle vie.
Di seguito vi propongo alcune delle immagini che mostrano come appariranno le città se il livello dei mari aumenterà di 3,5 e di 7,5 metri. Per altre immagini e mappe più dettagliate trovate il link al sito di Lamm tra le fonti a fondo pagina.
Back Bay di Boston

La Back Bay se le acque aumentassero di 3,5 metri il loro livello. Le vie costiere sono completamente allagate

La Back Bay se le acque aumentassero di 7,5 metri il loro livello. Il mare ha ormai raggiunto anche le vie interne
New York City e la Statua della Libertà

New York City se le acque aumentassero di 3,5 metri il loro livello. Le coste sono parzialmente sommerse

New York City se le acque aumentassero di 7,5 metri il loro livello. Notare la differenza sulla costa tra questa immagine e la foto dei tempi moderni
Harvard’s campus

Nickolay Lamm ha creato una grafica realistica di cosa succederebbe ai monumenti e alle città americani se il mare salisse di livello. Lo scenario è suggestivo e inquietante

Il campus di Harvard se le acque aumentassero di 7,5 metri il loro livello. Il giardino si è trasformato in un lago: per raggiungere l’ingresso serve ormai un’imbarcazione
Boston Harbor

Il Boston Harbor se le acque aumentassero di 3,5 metri il loro livello. Le strade sono già completamente allagate

Il Boston Harbor se le acque aumentassero di 7,5 metri il loro livello. Anche gli alberi sono quasi completamente sott’acqua
Ocean Drive

L’Ocean Drive se le acque aumentassero di 3,5 metri il loro livello. Senz’altro non è più un posto adatto al passaggio delle auto

L’Ocean Drive se le acque aumentassero di 7,5 metri il loro livello. La strada non esiste più ed è diventata un luogo suggestivo frequentato dai sub
Jefferson Memorial

Il Jefferson Memorial se le acque aumentassero di 3,5 metri il loro livello. Le gradinate di base sono sott’acqua, ma tutto sommato è ancora visitabile

Il Jefferson Memorial se le acque aumentassero di 7,5 metri il loro livello. La visita è possibile solo pagando il biglietto al traghetto trasportatore e l’ingresso è probabilmente interdetto
L’articolo e le immagini originali di Nickolay Lamm (inglese)
Tutte le immagini sono di copyright di Nickolay Lamm