
Negli oceani si nascondono creature marine spettacolari, come il pesce coccodrillo (nella foto). Da alcuni di loro potrebbero essere nate le leggende sui mostri marini [1]
Come non citare, per esempio, la «medusa immortale», che proprio come dice il nome è capace di “risorgere” una volta raggiunta la vecchiaia? Oppure come si può restare indifferenti davanti ai piccoli di tartaruga che cercano di uscire dalla sabbia (in questa pagina trovate delle immagini ad alta risoluzione)?
L’argomento ha suscitato un grande interesse tra i lettori, per cui continuiamo il nostro viaggio tra i flutti dei sette mari con un nuovo elenco.
Questa volta non ci fermiamo ai pesci e ai rettili: di seguito trovate una lista di animali particolari legati all’acqua che avrete raramente occasione di incontrare, perché in genere sono schivi o abitano le profondità degli abissi, oppure semplicemente sono unici nel loro genere.
Sotto a ogni immagine trovate una breve descrizione e, dove possibile, dei link per approfondire. Cliccate sopra alle immagini per ingrandirle e per visualizzare la gallery intera.
La criniera di leone, la medusa più grande al mondo

Alcune testimonianze, mai confermate, parlano di meduse criniera di leone con un diametro superiore ai due metri [7]
Qualche numero? Il diametro dell’ombrella arriva al mezzo metro e i suoi tentacoli possono raggiungere i 10 metri di lunghezza. Vive nelle acque fredde e ha un colore verso il rosso, ma sono i tentacoli di una lunghezza spropositata a renderla una tra gli invertebrati più grandi che esistano.
Anche se i tentacoli non sono mortali per l’uomo, provocano comunque un forte dolore e causano arrossamenti sulla pelle: un valido motivo per starne alla larga e osservarla da lontano. Ed è meno difficile incontrarla di quanto si creda, dato che nuota in genere tra la superficie e i 20 metri di profondità…
Per approfondire:
Wikipedia
Lo squalo dal collare, il vero serpente marino
Lo squalo dal collare (nome scientifico Chlamydoselachus anguineus) vive in genere a 1500 metri di profondità, anche se in alcune zone del Giappone può risalire fino ai 200 metri.Se la sua foto vi ricorda i serpenti di mare dei miti, non stupitevene: in effetti alcune teorie lo riconducono proprio alle leggende sui mostri marini. Come notate assomiglia più a un serpente che non ha uno squalo: ha denti aguzzi, pinne più indietro dei comuni squali e una struttura longilinea che può arrivare alla lunghezza di 2 metri; inoltre addenta la preda “balzando” in avanti come fanno i serpenti e riesce a inghiottire prede di oltre un metro.

Nonostante l’aspetto, lo squalo dal collare non è pericoloso per l’uomo e si nutre più che altro di calamari [3]
Una curiosità: c’è chi parla di squali dal collare giganti, perché sono stati rinvenuti fossili simili. Se così fosse, niente di strano che i miti parlassero di serpenti marini…
Per approfondire:
Wikipedia
Promachoteuthis sulcus, la stella marina dai denti umani
Questa impressionante “stella marina” abita gli abissi dell’Oceano Atlantico.Tra le sue particolarità ha la testa e il mantello fusi a livello della nuca e possiede due tentacoli più lunghi degli altri. Ma la cosa che fa più impressione sono sicuramente i denti, simili a quelli umani.
Vive tra i 1750 e i 2000 metri di profondità, però si sa piuttosto poco di questa specie, perché questo sembra essere l’unico esemplare pescate.
Per approfondire:
Tree of Life web project (inglese)
Il pesce coccodrillo

Il pesce coccodrillo può resistere a temperatura antartiche grazie alla sostanza di cui si ricopre [5]
Nelle zone in cui vive il clima è piuttosto rigido – siamo infatti vicino all’Antartide – ma il suo corpo si ricopre di una specie di antigelo che impedisce al suo sangue di coagulare. In pratica, non gela tanto facilmente. Inoltre ha un sistema circolatorio simile a quello dei mammiferi.
Perché “coccodrillo”? Naturalmente il nome lo si deve alla bocca prominente, con la quale inghiotte i pesci cacciati. Ma se lo incontrate non dovete preoccuparvi: il nome è immotivato, si tratta di una creatura piuttosto docile.Per approfondire:
Wikipedia
Il pesce camminatore, una specie quasi estinta capace di rigenerarsi

L’axolot riesce a rimanere allo stadio giovanile fintanto che ingurgita poco iodio nella sua dieta [9]
In realtà, dovremmo quasi parlare di lui al passato: la specie infatti è estinta in natura e si riproduce soltanto in cattività. Le cause? L’uomo, nello specifico la pesca e l’inquinamento. Il suo habitat è stato praticamente distrutto dai turisti, impedendogli la sopravvivenza. Aggiungiamo l’arrivo di predatori acquatici e di pesticidi e avremo un miscuglio terribile. Nel 1996 si contavano solo 0,3 esemplari ogni metro quadro di lago.
Il suo tratto caratteristico – tipico di varie salamandre – è il fatto di poter rigenerare parti del suo corpo (anche un intero occhio).Questa capacità sembra derivare dal fenomeno chiamato neotenia: l’axolot riesce a restare una specie acquatica fintanto che si nutre poco e assorbe un basso contenuto di iodio; in questo modo sopravvive consumando poco cibo. Ma quando inizia a ingurgitare abbastanza iodio, cresce fino allo stadio adulto e diventa un animale terrestre, con maggiori esigenze alimentari.
Per approfondire:
Wikipedia
La rana di vetro: gli organi allo scoperto
La rana di vetro (Hyalinobatrachium pellucidum) si mette letteralmente a nudo per i biologi. La sua pelle, infatti, è senza pigmenti ed è così trasparente da lasciare intravvedere gli organi interni.Vive in Ecuador e purtroppo è a rischio di estinzione a causa della distruzione dei suoi habitat.
Una nuova specie (Hyalinobatrachium dianae) è stata scoperta all’inizio del 2015 in Costa Rica e ha fatto scalpore per il suo aspetto, molto simile al personaggio Kermit dei Mappets. E’ lunga solo 2,5 centimetri ed è molto territoriale, tanto da risultare aggressiva per gli altri maschi che si avvicinano.
Per approfondire:Wikipedia
La Nembrotha cristata, un mollusco a pois
La Nembrotha cristata è un mollusco che abita gli oceani Pacifico e Indiano, lungo non più di 12 centimetri.Le sue particolarità sono legate al colore: ha un corpo nero con escrescenze verdi e i rinofori (le appendici sulla sommità del capo) sono blu. Anche le uova sono “dipinte” di un colore rosso.
Per approfondire:
Documenting Reality (inglese)
Un delfino naso a bottiglia… in rosa
Conosciamo tutti i delfini, spettacolari quanto intelligenti mammiferi degli oceani, e forse alcuni di voi riescono anche a distinguerne le varie specie.Il delfino naso a bottiglia (Tursiops truncatus) che vediamo nella foto è senz’altro particolare. Anzi, per quanto ne sappiamo, è l’unico della specie con una pigmentazione rosa.
La foto è stata scattata dal capito Erik Rue nel 2009, al largo del Calcasieu Lake in Louisiana.
Per approfondire:
Il delfino naso a bottiglia su Wikipedia
Vedere i link presenti nelle descrizioni.
[1] http://www.mar-rosso.it/gazzettino/856/guardando%20il%20Blu/Biologia%20marina/Coccodrillo
[2] http://it.wikipedia.org/wiki/Chlamydoselachus_anguineus
[3] http://it.wikipedia.org/wiki/Chlamydoselachus_anguineus
[4] http://tolweb.org/Promachoteuthis_sulcus
[5] http://www.mar-rosso.it/gazzettino/856/guardando%20il%20Blu/Biologia%20marina/Coccodrillo
[6] http://www.mar-rosso.it/gazzettino/856/guardando%20il%20Blu/Biologia%20marina/Coccodrillo
[7] http://clione.ru/work/jellyfish/
[8] http://www.mba.ac.uk/2013/08/22/the-jellyfish-season/
[9] http://www.ilgiornaledeimarinai.it/axolotl/
[10] http://fr.wikipedia.org/wiki/Axolotl
[11] http://www.3nz.it/2812/20-specie-animali-trasparenti-invisibili/
[12] http://www.nationalgeographic.it/natura/animali/2015/04/21/news/ecco_kermit_la_nuova_rana_di_vetro-2575929/
[13] http://www.documentingreality.com/forum/f241/nembrotha-cristata-colourful-sea-slug-121168/
[14] http://www.zingarate.com/foto/animali-del-mondo/delfino-dal-naso-a-bottiglia.html
Non avevo mai visto nessuna di queste creature e devo dire che la rana di vetro, il pesce camminatore ed i denti della stella marina sono davvero insoliti. 🙂
Un saluto
Già, in natura esistono degli animali così strani che sembrano appartenere a un altro mondo 🙂