
Wanderers è un video che ci mostra come apparirebbero i pianeti e le lune del Sistema Solare agli occhi di un viaggiatore, dopo la colonizzazione dell’essere umano
Negli ultimi anni, e soprattutto negli ultimi mesi, è tornato alla ribalta il tema della colonizzazione del Sistema Solare da parte dell’essere umano.
Si tratta di un argomento che non è mai stato messo definitivamente da parte dagli scienziati e dagli ingegneri. I motivi sono molti: innanzitutto si tratta di un progetto fattibile (almeno sulla carta) e che ha come unici limiti le risorse economiche e il tempo da dedicare alla ricerca; in secondo luogo il desiderio dell’umanità di allargare gli orizzonti, il dominio e le conoscenze non si assopirà mai. È semplicemente nei nostri geni.
La strada da percorrere è lunga e io stesso sono convinto che servirà molto più tempo di quanto gli esperti stanno preventivando, ma la prospettiva che possa davvero concretizzarsi è reale quanto affascinante.
Ma vi siete mai chiesti come appariranno i pianeti una volta che l’essere umano riuscirà a colonizzare il Sistema Solare?
Immaginate che quel momento sia già avvenuto. Marte, Venere e persino le lontane lune di Saturno sono in mano nostra. Le abbiamo già colonizzate, abbiamo terraformato il territorio o costruito delle strutture adatte per viverci.
Viaggiatori in visita nello spazio: ricostruzione digitale del Sistema Solare
Il video seguente, un corto che dura meno di 4 minuti, ci offre l’idea di un possibile scenario visto dagli occhi di viaggiatori in visita sul Sistema Solare, mentre in sottofondo l’astronomo Carl Sagan legge un passo del suo libro “Pale Blue Dot” («Pallido puntino azzurro»).
Erik Wernquist, autore del film, si esprime in questo modo:
Wanderers è una visione dell’espansione dell’umanità nel Sistema Solare, basata sulle teorie scientifiche e sui concetti su come possa apparire il nostro futuro nello spazio, se mai accadrà.
[…]
Gli scenari raffigurati nel film sono riproduzioni digitali di luoghi effettivamente esistenti nel Sistema Solare, costruiti da foto reali e dalle mappe che abbiamo a disposizione.
Si tratta di un viaggio immaginario indimenticabile. Dalle altissime pendici di Verona Rupes (una scapata di Miranda, luna di Urano, alta tra i 5 e i 10 km) ai maestosi satelliti di Saturno e alle piane ghiacciate di Europa (luna di Giove) è impossibile non restare a bocca aperta.
E, ammettiamolo, è anche impossibile non sentirsi un piccolo puntino disperso nell’immensità dell’Universo. Una consapevolezza che può addossarci sia meraviglia e sia un senso di solitudine e di malinconia.
Wanderers – Il video completo
Wanderers su Youtube
Wanderers su Vimeo
Wanderers – Immagini dal video con dettagli
I video che ho messo sopra potrebbero essere tolti da Vimeo e Youtube, per cui aggiungo di seguito alcuni fotogrammi particolari del film con una breve descrizione su cosa rappresentano. Utili anche per chi non è riuscito a riconoscere tutti i luoghi rappresentati.

Un’astronave vola accanto ai geyser emessi da Encelado, luna di Saturno. Alcuni geyser vengono espulsi fino a un’altezza di centinaia di chilometri

L’immenso anello di Saturno. Da lontano appare come un disco opaco, ma in realtà è formato da migliaia di frammenti

Astronavi in avvicinamento verso un asteroide della Fascia Principale degli Asteroidi, situata tra Marte e Giove…

Alcuni viaggiatori si spostano sulla superficie ghiacciata di Europa, luna di Giove. Il “muro” è in realtà la superficie di Giove e le dimensioni sono state appositamente esagerate. Sullo sfondo è possibile vedere anche Io, un’altra luna del pianeta

Titano, la seconda luna più grande di Saturno e un promettente luogo dove la vita potrebbe svilupparsi. La sua atmosfera è densa e sulla sua superficie sono presenti laghi di metano. La gravità è così bassa che il nostro peso sarebbe solo il 14% dell’attuale e con delle ali posticce potremmo letteralmente volare
Wanderers, di Erik Wernquist (su Youtube)
Wanderers, di Erik Wernquist (su Vimeo)
Wanderers, il sito ufficiale (inglese)
Tutte le immagini sono state recuperate dalle pagine del sito ufficiale.
Quale è il problema, non siamo noi già una colonia extra terrestre sulla terra, anche noi saremo dei colonizzatori e normale e solo una questione di conoscenza della tecnica di manipolare la gravità, difficile ma quando mai, un gioco da ragazzi.
Basta realizzare i reattore con la barriera anti gravità, CONOSCENZA CONOSCENZA ci siamo dentro e non riusciamo a capire.
Comunque vedrete che quando prima tutto cambia l’impossibile sarà banale
i nostri colonizzatori ci anno mandato il progetto della base di principio con i cerchi sul grano, non ci credete vedrete io lo riprodotto in disegno 3D e lo mandato a qualche università vedrete che lo realizzeranno. volete il progetto chiedetemelo con la posta elettronica tanto non si può brevettare e un bene per l’umanità
Raffaele Lami
sono curioso di vedere il progetto 🙂