L’aspetto particolare della tartaruga Mary River, spesso ricoperta di alghe sul carapace e sulla testa, ha spinto l’essere umano a rapire i cuccioli fino a portare la specie vicna all’estinzione [@01]
Si chiama Mary River (Elusor macrurus), dal nome del fiume Mary in Australia dove abita, e sviluppa spesso il tipico ciuffo di alghe in testa che vedete nella foto sopra. È una tra le specie di tartarughe più antiche, visto che la sua linea ereditaria ha quasi 40 milioni di anni.
Il suo aspetto è davvero particolare: spesso sul suo carapace, in testa e sotto al mento le crescono delle alghe; inoltre ha una coda molto lunga (fino a due terzi del carapace). È un’abile nuotatrice e riesce a sopravvivere per 72 ore sott’acqua grazie a degli organi nella cloaca, attraverso i quali respira l’ossigeno.
Le cause della vicina estinzione
Uno scatto laterale della tartaruga Mary River. Vista così sembra pericolosa, ma in realtà è molto docile [@01]
Il suo aspetto particolare, purtroppo, è anche la sua condanna. L’essere umano ha iniziato a catturare i piccoli già a inizio degli anni ’60, nonostante sia stata classificata solo nel 1994, per poterli usare come animali domestici. Si stima che ben 15mila cuccioli finiscano ogni anno nei negozi dell’Australia, il che ha portato a un crollo della popolazione di un terrificante 95%!
Niente di strano che la tartaruga Mary sia stata messa al 29° posto tra i rettili più minacciati sulla Terra. Per fortuna c’è chi sta sensibilizzando la sua protezione, come il fotografo Chris Van Wyk che immortalò la specie nel 2007, permettendo agli ambientalisti di renderla un simbolo del fiume Mary
Il video: come nuota la tartaruga Mary River
The Mary River Turtle: rare footage of a special reptile [durata: 1m 3s]
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