Stephen King ci offre una lista di consigli per migliorare il nostro talento di scrittori. Come sempre in modo diretto e con estrema chiarezza [1]
Si dice sempre che
Stephen King non abbia bisogno di presentazioni e, in effetti, è difficile che non abbiate visto un suo libro passando tra gli scaffali di una libreria. Probabilmente, per curiosità o perché spinti dal marketing, gran parte di voi avranno letto almeno una sua opera.
I racconti di Stephen King sono particolari e usano un linguaggio “comune”, un parlato popolare che coinvolge il lettore. Nella sua lunga storia l’autore ha passato diversi periodi e di sicuro anche gli appassionati avranno avuto momenti in cui trovavano le sue opere eccelse e altri in cui le trovavano più sottotono – proprio perché ha dato alla luce racconti diversi tra loro.
In ogni caso, non c’è dubbio che Stephen King sia un grande autore. E’ partito dal nulla, si è fatto da solo, superando fallimenti e traumi famigliari senza mai abbattersi. Anche se non siete scrittori di fantasy o di horror – le sue categorie predilette – lo stile di scrittura e la psicologia nascosta tra le sue pagine sono elementi che dovreste considerare per dare forma a un’opera “attraente” per il pubblico.
Di seguito trovate 22 consigli forniti direttamente da Stephen King su come gestire al meglio un racconto e diventare uno scrittore migliore. Si tratta di linee guida, che non devono essere seguite per forza alla lettera: ognuno ha un suo stile e potrebbe avere un approccio diverso e comunque valido (se così non fosse, tutti gli autori e tutte le opere nel mondo si assomiglierebbero).
D’altronde scrivere non è facile. Lo stesso King, nel suo libro On Writing: Autobiografia di un mestiere, lo dice chiaramente: «Non posso mentire e dire che non ci sono cattivi scrittori. Mi spiace, ma ci sono molti cattivi scrittori».
Siete in disaccordo con alcuni punti? Fatecelo sapere nei commenti, secondo la vostra esperienza personale. Anche questo è un modo per aiutare gli scrittori con meno esperienza alle spalle…
Nota: per la stesura dell’articolo ci si è basati sulla pagina inglese di Business Insider (vedere le fonti in basso). I dialoghi sono stati tradotti affidandosi al senso, più che alla traduzione letterale.
I consigli di Stephen King: attirare il lettore e scrivere per se stessi
1. Niente televisione. Invece, leggi il più possibile
King definisce la televisione «il veleno della creatività» per gli scrittori. Smorza l’immaginazione, non ci permette di fantasticare.
Ecco perché bisogna abbandonarla in favore della lettura. Più si legge, più la nostra immaginazione si sviluppa. Portatevi i libri ovunque, per occupare i tempi liberi. King rivela: «Se vuoi essere uno scrittore, devi fare due cose soprattutto: leggere molto e scrivere molto».
2. Preparati a una quantità di fallimenti e di critiche più alta di quanto immagini di poter affrontare
Lo scrittore dubita sempre di se stesso, ma questo è un problema che si può affrontare. Meno facile da superare è il dubbio che gli altri ci riservano. King ci spiega che «Quando scrivi (o dipingi o danzi o crei sculture o canti, immagino), qualcuno cercherà di farti sentire che non vali niente, questo è quanto».
Il segreto? Restare positivi in caso di fallimento e continuare a scrivere anche quando non si ha voglia: «Smettere di lavorare perché è difficile, emozionalmente o per mancanza di fantasia, è una pessima idea».
3. Non perdere tempo cercando di piacere alla gente
La maleducazione è l’ultimo dei problemi da considerare. Se si intende scrivere secondo la propria verità, è solo questione di tempo prima di uscire dall’etichetta sociale.
King ha ricevuto lettere che lo accusavano di essere bigotto, omofobico, feroce e psicopatico. Dopo anni di dubbi, ha capito che ogni scrittore di talento ha ricevuto simili commenti negativi. Il mondo è vario, per ogni persona che ci appoggia ce ne sarà un’altra che ci denigra.
4. Scrivi prima di tutto per te stesso
La scrittura deve essere soddisfazione per se stessi; poi arrivano gli altri. «L’ho fatto per puro divertimento. E se puoi farlo per gioia, puoi farlo per sempre».
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