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Diciamolo chiaramente: la lunga stringa di get chiaramente visibili nel link del browser è scomoda, brutta da vedere e poco funzionale. I siti “moderni”, a differenza dei portali di qualche anno fa, si stanno un po’ tutti adoperando per rendere più presentabile non soltanto il sito, ma anche il link per raggiungerlo.
La ragione è molteplice e non solo estetica:
– è più facile da ricordare e da copiare
– possiamo mostrare all’utente la stringa voluta, nascondendo i valori del get
– i motori di ricerca indicizzano i link corti e ben formati più facilmente, permettendo un migliore posizionamento del sito

Come è possibile trasformare quella stringa di get in un link che sembra puntare a sottocartelle? Per farlo dobbiamo imparare a manipolare un particolare file del server chiamato .htaccess.
La sua gestione non è del tutto semplice, anche perché in caso di errore si arriva a oscurare l’intero sito e si deve procedure un po’ a tentativi per riprenderne il controllo. Ma una volta imparate le basi, si potranno avere dei link puliti che puntano alle nostre pagine.

In questo articolo vedremo cos’è l’.htaccess e il suo funzionamento di base.

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Nell’articolo precedente abbiamo visto, tramite funzioni php, come aprire una connessione a un database di tipo mysql. Inoltre abbiamo analizzato nel dettaglio le sintassi per estrarre i record dal database, comprensive delle funzioni più utili.

In questo articolo vedremo il sistema per inserire un nuovo record (insert), modificare un record già presente nel database (update) o eliminarlo (delete) attraverso l’uso del php come linguaggio di programmazione.

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Direttamente dalla casa di Google è stata rilasciata l’annuale lista delle migliori chiavi di ricerca che gli utenti hanno effettuato nel 2011.

I dati sono stati prelevati tra le miliardi di richieste e, naturalmente, fanno riferimento unicamente alle ricerche in Google (non contano, quindi, altri motori di ricerca di tutto rispetto). Tenendo conto che il motore di ricerca di Google è il più frequentato, però, ci possiamo rendere conto di quali siano le preferenze degli utenti. Un dato utile per chi costruisce siti web (ma non solo).
Zeitgeist, tradotto letteralmente, significa “spirito dei tempi” e il termine rende bene l’idea di come una sua lettura possa darci un’idea di come i gusti si stiano evolvendo.

A una breve analisi, notiamo che molti dei termini di ricerca sono legati agli eventi accaduti nel 2011, tra cui il seguitissimo referendum di giugno (di cui potete avere un’ampia panoramica a questo indirizzo), la caduta di Gheddafi e il tragico incidente di Marco Simoncelli (qui il sito italiano ufficiale).
Ma fortunatamente anche la tecnologia entra in classifica, così come la curiosità verso quei termini che appaiono esclusivamente nelle scritto internettiano (come l’espressione “lol” e lo storpiato verbo “taggare”).
Se fosse uno psicologo a visionare la lista, però, sarebbe più interessato a un altro fatto curioso: il popolo italiano si dimostra un popolo di sognatori e di curiosi, ma anche di gente insicura.

Vi presento qui sotto le top 10 keywords, le 10 migliori chiavi di ricerca per ognuna delle categorie che Google ci presenta.
In fondo all’articolo trovate il link diretto, dove potrete visionare la lista anche con degli accattivanti grafici in 3D.
Ricordo che è possibile visionare le migliori chiavi di ricerca per i soli utenti italiani (che è la lista mostrata di seguito), per un qualsiasi altro Stato o in modo globale, comprendendo tutte le ricerche effettuate in qualsiasi Stato del mondo.

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Su Sir Bit vengono trattati spesso articoli che presumono una conoscenza di base del rapporto tra php e mysql.
Conoscere come il php si interfaccia al mysql, come aprire una connessione e come inserire, modificare ed eliminare record da un database è essenziale in un sito internet che si basa su questi due linguaggi di programmazione.

Lo scopo di questo articolo è quindi di dare un’infarinatura di base (ma completa) su come gestire un database mysql attraverso il php. Di conseguenza, per chi è già rodato questo articolo sarà utile più che altro come promemoria in caso di incertezze.
Alla fine di questo tutorial dovreste essere in grado di gestire in autonomia un sito dinamico che si appoggia su un database di tipo mysql.
Si danno per scontate alcune conoscenze elementari: l’uso di php, come costruire un sito in php e la capacità di creare tabelle in un database mysql (basta anche l’uso del diffuso phpmyadmin).

Nello specifico vedremo:
– funzioni di connessione al database, con controllo degli errori;
– funzioni di inserimento, modifica e cancellazione di record dal database;
– funzioni legate all’ordinamento dei dati estratti;
– come estrarre solo determinati record, in base a una determinata stringa, oppure estrarre solo un certo numero di record;
– funzioni php di base utili durante la gestione del database.

Gli esempi saranno commentati dove necessario.

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Mappa di esempio di Google Maps

Ecco come ci apparirà la nostra mappa dopo le dovute personalizzazioni al codice

Nell’articolo precedente, abbiamo visto un esempio di base su come creare una mappa nel nostro sito in stile Google Maps.
Ora vediamo di passare in rassegna le opzioni e di personalizzarle caso per caso. L’esempio precedente ci tornerà utile, quindi vi consiglio di scaricarvi i sorgenti o di tenere aperta la pagina.

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Mappa di esempio di Google Maps

Ecco come ci apparirà la nostra mappa di esempio una volta aperta la pagina

Le mappe statiche (immagini fisse, per capirci) hanno ormai fatto storia. Con la nascita di nuove tecnologie e tecniche di programmazione, sempre più utenti chiedono una grafica adattabile, bella da vedere, magari personalizzata.
Quando parliamo di mappe da integrare, per esempio in un form di contatti, fa da sovrano Google Maps. Lo stesso effetto che potete vedere online, digitando nella casella superiore un indirizzo e dando invio, lo potete replicare nel vostro sito (con più o meno fatica).

Il metodo più semplice ma meno personalizzabile è includere il codice che Google Maps ci mette a disposizione in un iframe. Per fare questo vi sarà sufficiente entrare nel sito di Google Maps, cercare l’indirizzo voluto e cliccare sulla prima icona in alto a destra. Il codice da prendere e da incollare nel vostro sito è quello nel box “Incolla HTML da incorporare nel sito web” (che tra l’altro è personalizzabile cliccando sul link in basso).

In questo articolo vedremo un metodo un po’ più elegante, un esempio base di applicazione. Mi riferirò alla nuova versione delle api (la versione 3), che a differenza della precedente non richiede la registrazione e l’ottenimento di una chiave apposita.

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Con l’avvicinarsi delle feste natalizie, capita che i clienti chiedano un restyling temporaneo al loro sito web, in modo da attirare l’attenzione proprio nel periodo in cui gli utenti navigano più spesso in cerca di regali. Anche chi possiede un proprio sito o blog, però, può essere interessato a dare un po’ di stile natalizio al layout.

Di tutorial sparsi nella rete ce ne sono a centinaia, spesso richiamati da vari siti specializzati in grafica. Qui sotto ho selezionato alcuni tra i tutorial più interessanti che mi sono capitati sotto mano, presentati per lo più negli scorsi anni. Li troverete divisi a seconda del programma da usare per definirli: Photoshop o Illustrator.
Si tratta di tutorial completi, che ho corredato con un’immagine di esempio e una breve descrizione. Cliccate sull’immagine per vederla a pieno schermo.

PHOTOSHOP

Cartolina in 3D di un paesaggio innevato in toni di grigi e bianchi

Tutorial - Paesaggio innevato in 3D
Questo tutorial e il successivo sono i più complicati tra quelli che vado a presentarvi e sono adatti ai più esperti.
L’effetto è stupefacente, come potete vedere dall’immagine, e sembra quasi uno scenario da fiaba.

Link: http://alfoart.com/christmas_card_1.html

Calendario in 3D di un paesaggio innevato con albero in oro

Calendario in 3D con neve che esce e albero dorato
Anche questo tutorial, come il precedente, richiede una certa pazienza per essere realizzato.
Il risultato, però, è di sicuro eccezionale e merita tutte le ore dedicate. Guardandolo si ha davvero l’impressione che la neve fuoriesca dal calendario e innondi la nostra stanza, mentre sullo sfondo l’albero sembra luccicare di una luce dorata.

Link: http://alfoart.com/christmas_fairy_wallpaper_1.html

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Buste partono dal portatile

Per evitare errori di inserimento, è bene controllare le stringhe passate dal form con funzioni mirate al tipo di dati (1)

Nei form di contatti o di registrazione (ma anche, per esempio, di invio preventivo), per una corretta gestione dei dati dovremo innanzitutto curarci di controllare i campi passati una volta cliccato sul tasto di submit.
Il controllo è indispensabile per evitare che l’utente inserisca involontariamente – o intenzionalmente – i dati nel formato sbagliato, causando un errore nel database in caso di inserimento o l’invio di stringhe errate attraverso l’email.

In questo articolo mostrerò alcune semplici funzioni per formattare quattro tipi di campi che si trovano spesso nei form: codice fiscale, partita iva, email e prezzo.
Le funzioni possono essere prese così come sono, non hanno bisogno di modifiche particolari. Il loro risultato sarà sempre un valore booleano: true nel caso in cui i dati passati siano corretti e false nel caso opposto.

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In un portale leggermente più complesso dai soliti siti-vetrina (in cui esistono solo pagine di presentazione), è probabile che vi troverete a creare una pagina di elenco prodotti, oppure una pagina dove sono stilate le news inserite di volta in volta.

In questa situazione avrete la necessità di suddividere i prodotti (o le news) in più pagine. Provate, infatti, a immaginare cosa accadrebbe se il sito in questione dovesse mostrare non 10 o 20 prodotti, ma 100 o addirittura qualche migliaio (negli e-commerce è cosa frequente). Oltre a rallentare la pagina nel caricamento, l’utente sarebbe costretto a scorrere il browser in su e in giù, con il risultato che prima o poi si stancherebbe o di perdere qualche elemento fondamentale.
Il classico spazio in alto e in fondo pagina, adibito ai numerini con freccia avanti e indietro per scorrere, ci diventa essenziale.

In questo articolo vedremo uno script di esempio su come creare una paginazione in php.
Nell’esempio si presume che in un database siano salvati alcuni utenti (ma potrebbero essere, come detto, prodotti o news): noi dovremmo estrarli e mostrarne solo una decina per pagina.
L’esempio è minimale e formattato senza badare troppo alla grafica (starà a voi adattarla), ma serve a chiarire il concetto per poter poi applicare le modifiche personalizzate. Ogni parte è dovutamente commentata.

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Nel realizzare un qualsiasi form di registrazione, o un’area di accesso in cui l’utente esterno dovrà inserire la sua login, dobbiamo prevedere la possibilità che il visitatore possa dimenticare la sua password. Non è una cosa poco frequente, soprattutto se l’utente utilizza password diverse per accedere ai suoi vari account: ricordarle tutte può diventare un’impresa.

Ecco allora che ci tornerà utile uno script per recuperare la password dimenticata.
I tipi di approccio sono molteplici: quello che vi vado a presentare è solo uno dei tanti e può essere adattato (e migliorato) in base all’esigenza, magari inserendo la classica “domanda” a cui l’utente dovrà rispondere per ricevere la password direttamente al suo indirizzo email.
In questo tutorial ho preparato alcune classi di esempio per formattare i campi tramite css: dovrete occuparvi voi di creare il dovuto foglio di stile, in base al layout del vostro sito.

Si dà per scontato che abbiate delle conoscenze, almeno di base, nell’uso delle funzioni php e nell’invio email con questo linguaggio. Inoltre è utile una conoscenza dell’uso dei database: nell’esempio, infatti, presuppongo che abbiate gli utenti salvati in un database di tipo mysql. Non è un passaggio obbligatorio – potete anche avere user e password elencati in un file – ma si tratta senz’altro di uno strumento più efficacie e immediato. In caso contrario, dovrete adattare lo script.
Potete anche prendere lo script così com’è e modificare soltanto l’essenziale. Ogni parte è dovutamente commentata.

Se siete invece interessati ad approfondire il tema del login, potete dare un’occhiata all’articolo che ho scritto a questo indirizzo.

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