Velimsha è una stazione spaziale privata che ha Atkin Ezganovet come unico proprietario.
Si tratta di una delle ultime stazioni rotanti rimaste nel sistema Solare e mantiene la gravità artificiale attraverso la rotazione. La gravità si attesta sui 9,5 m/s2, molto simile a quella terrestre. Non è dotata di pavimentazioni gravitazionali e non è connessa a nessuna rete esterna, per cui non invia né riceve informazioni attraverso il moderno Oracolo.
Il proprietario l'ha dotata di numerose armi e tecnologie di difesa nascoste, motivo per cui è sopravvissuta per oltre un millennio, anche se diversi strumenti con il tempo hanno smesso di funzionare.
Velimsha era un complesso di strutture costose che formavano una città in miniatura. Sopra si trovava di tutto, dai giardini alle abitazioni vuote, dai centri termali ai locali notturni gestiti da robot e ologrammi. Quando Atkin si era ritirato, doveva essere stato un uomo dannatamente ricco con dei virdin da buttare e le difese della stazione erano state essenziali per proteggersi. Almeno nei primi due o trecento anni. Con il tempo, le tecnologie erano diventate vecchie e avevano perso di valore, e di tanto in tanto la mimateria rompeva i legami e faceva crollare qualcosa. Quell'armeria era uno dei tanti edifici finiti in macerie.
Descrizione tratta da Terra Bruciata
Possiede una biblioteca costruita su tre piani, che si possono raggiungere grazie a piattaforme di vetro che salgono e scendono di continuo.