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L'Era dei Grandi Imperi

 

Descrizione e ambientazione

L'Era dei Grandi Imperi è una saga fantasy, ambientata in un mondo di stampo medievale dove i popoli e le creature vivono isolati tra loro. I continenti nascono sui resti di antiche civiltà tecnologiche, delle quali non è rimasto quasi nulla. D'altro canto, la magia sta tornando come un fiume in piena a regnare sovrana su un mondo ancora decadente e che sta ripartendo dal basso.

In quest'epoca di cambiamento s'intrecciano battaglie furiose, tradimenti e oscuri presagi. Gli stregoni e le creature magiche hanno tra le mani un enorme potere da sfruttare e sono ricercati come merce preziosa. Ma esistono anche esseri che sono temuti per la loro antica magia innata: come le fate, che hanno scelto di ritirarsi a protezione di un bosco, o i vampiri, che sono ridotti a pochi esemplari e se ne stanno rintanati nelle città sotterranee. Chi manipola la magia ha tra le mani un enorme potere da sfruttare e può fare la differenza, arrivando persino a bloccare l'avanzata di un esercito per giorni.

Sono due gli immensi imperi che governano le terre e da decenni battagliano tra loro cercando di prevalere: a ovest Ystora, patria degli elfi, e ad est Kerastra, il dominio degli esseri umani che ha assorbito tutti i piccoli regni del passato. In mezzo a questi due imperi si estendono montagne, fiumi cristallini e terre selvagge, abitate da creature che non vogliono intromettersi nell'infinita lotta di potere, ma che finiscono inevitabilmente per essere vittime della guerra.

 

Collocazione temporale

L'Era dei Grandi Imperi si svolge durante l'Epoca del Sangue, nella Quinta Era. Gli eventi della trama iniziano il 2 giugno 38.501 d.C. e si concludono il 28 settembre 38.504 d.C..

 

Note dell'autore

A prima vista, L'Era dei Grandi Imperi può sembrare la tipica ambientazione dallo sfondo medievale, e così infatti è stata descritta in Il Sinkal, il primo libro pubblicato della saga. In realtà, i fatti si svolgono dopo le varie epoche tecnologiche della Quarta Era, che hanno lasciato alcuni residui.

Sebbene nei racconti non sia citato, bisogna ricordarsi che da qualche parte - magari sepolti sotto una collina verdeggiante o negli abissi dei mari - esistono i resti di strumenti avanzati o di oggetti tecnologici ancora funzionanti e che i popoli ignorano semplicemente perché non si rendono conto del loro potenziale. Bisogna poi ricordarsi che non si tratta del medioevo vero e proprio, ma di una rivisitazione che è nata proprio a causa del crollo delle civiltà progredite. Di conseguenza, quando una spada viene descritta, non la si deve interpretare come uno spadone o una daga medievale: il suo aspetto sarà diverso, forgiato con materiali e con conoscenze differenti. I vestiti degli abitanti, i carri da trasporto e gli edifici hanno delle forme e delle strutture che nel medioevo non erano possibili.

Di solito queste differenze non sono descritte nei racconti della collana, perché il mio scopo è stato quello di concentrarmi sulla trama e di lasciare l'ambientazione un po' da parte. Tuttavia, tra le pagine di Terre Infinite troverete tutti i dettagli, anche considerando il periodo storico in cui si svolgono le vicende.

Libri legati alla saga