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Anno 13006, Quarta Era

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Pioggia di Fuoco - Copertina
« La battaglia per la conquista di Nuova Alba arriva all'epilogo. I savariani e le colonie si affrontano per il possesso del primo pianeta artificiale della storia. Il piano per spingere le colonie a lottare tra loro ha avuto successo e i savariani escono per la prima volta allo scoperto, schierando l'intera flotta. Per il popolo alieno si tratta di una questione di sopravvivenza, perché il nucleo del pianeta artificiale può garantire il suo ritorno a casa, ma le colonie non intendono cedere quello che è il simbolo di un'unione e di un progresso senza precedenti. Entrambe le parti mettono in campo le loro armi più potenti e le migliori tecnologie, affrontando per giorni il nemico. La vittoria delle colonie sembra scontata, ma i savariani hanno delle conoscenze nascoste che potrebbero ribaltare le sorti da un momento all'altro. Intanto Conrad, che è stato da sempre al centro della guerra, si ritira dai giochi e dà inizio a un pericoloso progetto personale. La sua idea è di replicare e diffondere le armi aliene tra le colonie per provocare il disordine e, per farlo, rapisce una savariana e la costringe a collaborare. Sarà il gruppo dell'Occhio Spento a intervenire un'ultima volta, entrando nel villaggio dove è tenuta la prigioniera e affrontando le difese per liberarla. Con questo terzo capitolo si conclude il ciclo di Nuova Alba, una space opera ambientata in un lontano futuro dove la tecnologia avanzata fa da sfondo a metropoli sconfinate, astronavi che si autoriparano e robot costruiti per confondersi tra la gente. »
« La battaglia per la conquista di Nuova Alba arriva all'epilogo. I savariani e le colonie si affrontano per il possesso del primo pianeta artificiale della storia. Il piano per spingere le colonie a lottare tra loro ha avuto successo e i savariani escono per la prima volta allo scoperto, schier...vedi tutto
« La battaglia per la conquista di Nuova Alba arriva all'epilogo. I savariani e le colonie si affrontano per il possesso del primo pianeta artificiale della storia. Il piano per spingere le colonie a lottare tra loro ha avuto successo e i savariani escono per la prima volta allo scoperto, schierando l'intera flotta. Per il popolo alieno si tratta di una questione di sopravvivenza, perché il nucleo del pianeta artificiale può garantire il suo ritorno a casa, ma le colonie non intendono cedere quello che è il simbolo di un'unione e di un progresso senza precedenti. Entrambe le parti mettono in campo le loro armi più potenti e le migliori tecnologie, affrontando per giorni il nemico. La vittoria delle colonie sembra scontata, ma i savariani hanno delle conoscenze nascoste che potrebbero ribaltare le sorti da un momento all'altro. Intanto Conrad, che è stato da sempre al centro della guerra, si ritira dai giochi e dà inizio a un pericoloso progetto personale. La sua idea è di replicare e diffondere le armi aliene tra le colonie per provocare il disordine e, per farlo, rapisce una savariana e la costringe a collaborare. Sarà il gruppo dell'Occhio Spento a intervenire un'ultima volta, entrando nel villaggio dove è tenuta la prigioniera e affrontando le difese per liberarla. Con questo terzo capitolo si conclude il ciclo di Nuova Alba, una space opera ambientata in un lontano futuro dove la tecnologia avanzata fa da sfondo a metropoli sconfinate, astronavi che si autoriparano e robot costruiti per confondersi tra la gente. »
Per informazioni sulla cronologia e sulla misurazione del tempo, vedi la pagina cronologia e misurazione del tempo.
 

Dettagli sulla notazione

Calendario gregoriano (GB)
3.006 d.C.

Calendario standard (CE)
4:13006

Calendario gregoriano (GA)
2.032,13 d.C.


Per i dettagli sul calendario vedi la pagina calendario standard.

 

Timeline

Anno 4:13006 sulla timeline

Epoca dell'Uomo sulla timeline

 

Riassunto degli eventi

  • I governi emanano delle leggi per differenziare i mutanti regolari dagli irregolari.
  • Si formano proteste civili sia da parte dei mutanti sia da parte degli umani.
  • I nani fondano le prime comunità tra le montagne, abbandonando le civiltà moderne.

 

Le proteste civili

 

Le leggi sui mutanti

Le proteste dei mutanti per ottenere il loro riconoscimento etnico raggiungono un punto critico. La situazione si fa accesa quando, finalmente, gli organi governativi accettano di prendere in considerazione le richieste. Il risultato, però, non è quello sperato. Viene istituito un codice di legge apposito per legalizzare la presenza e il comportamento dei mutanti, ma le norme sono restrittive e in buona parte discriminatorie. Oltre a impedire l'uso di determinate azioni, le leggi impongono di rivelare apertamente l'identità e le capacità che esulano da quelle dei comuni umani.

I mutanti non registrati vengono definiti con il nome di «irregolari» e la pena per l'omissione è spesso pesante.

La conseguenza è lo scoppio di guerre civili nelle Nazioni del mondo più controllate, che sfociano in attacchi di terrorismo da una e dall'altra parte.

 

La questione dei nani

Una nota particolare deve essere fatta per la specie dei nani. Al tempo delle proteste civili, i nani sono cresciuti di numero e, non possedendo capacità particolari che esulano dal comune, vengono considerati una razza parallela a quella degli umani, un'evoluzione separata che ha prodotto gente più robusta fisicamente e carente da altri punti di vista. Pertanto, la Legge Carshan non li considera mutanti e non li obbliga alla registrazione.

Nonostante la definizione ufficiale, proprio per la loro diversità di aspetto e di carattere i nani sono soggetti a discriminazioni in varie parti del mondo e, in situazioni particolari, persino a forme di schiavismo.

La presentazione della legge e le violente proteste civili sono un pretesto per allontanarsi dalla civiltà. I nani approfittano della situazione per abbandonare le città e formare delle comunità separate. Il loro corpo robusto permette un adattamento in luoghi angusti, dove l'uomo faticherebbe a vivere facilmente, come per esempio gli antri delle montagne.