L'akharunda è un'enorme creatura di forma serpentina che appartiene a un mondo esterno a Gea e non ben precisato.
Le informazioni a riguardo dell'akharunda sono molto frammentate. Ha l'aspetto di un enorme serpente nero, con chiazze rosse e arancio sulla pelle. È privo di occhi, quindi è completamente cieco, senza zampe di sorta, e vive nel sottosuolo a grande profondità.
Proprio la sua natura gli ha affinato l'udito in maniera particolare.
Aveva il manto nero come la diorite, chiazzato di rosso e di arancio, e come un serpente era capace di guizzare sulla preda in un battito di ciglia. La sua parte emersa sovrastava il protettore di una mezza lunghezza, ma sapevo che il tratto più lungo del suo corpo era sotto la superficie [ndr: il protettore descritto raggiunge il doppio dell'altezza di un uomo]. Non aveva occhi né arti, perché nella roccia che scavava sarebbero stati solo un impedimento, ma il suo udito era fine come l’orecchio di un lupo.
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La volontà di un akharunda era salda come la sua forza e liberarlo senza dominarlo significava morte e distruzione. Viveva in un mondo estraneo, immenso e sconfinato, dove esseri della sua stazza erano cosa comune.
Descrizione tratta da "Origin"
Per liberarsi di uno dei Vadhe particolarmente ostico, lo stregone Nathan ha dato libero sfogo al suo potere, richiamando l'akharunda e aprendo nel sottosuolo un passaggio di comunicazione verso il mondo di origine della creatura. Nemmeno il Vadhe ha avuto la forza per opporsi e, alla fine, è stato inghiottito dall'akharunda.