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Drago

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All'Inizio del Tempo - Copertina
« Un'epica fantasy ambientata in un mondo dove le emozioni prendono vita, dove la luce e l'oscurità si affrontano senza vie di mezzo. Prima della storia che conosciamo, le entità vivevano in un mondo al confine tra la realtà e l'immaginazione. Passavano i giorni a dare una forma e un senso agli elementi, e le loro azioni modellavano il Destino Immutabile. Era il Tempo dei Sogni. Per poterle descrivere i popoli hanno attribuito a queste entità un aspetto umano e un carattere che esalta la loro natura. Così l'Eco può solo ripetere le parole che ascolta, la Forza scava la roccia a mani nude e il Tempo vede il domani come se fosse il presente. La leggenda a questo punto si perde nel mito e i racconti parlano di un'alba in cui un terribile cambiamento sconvolse le quattro terre. Ebbe inizio con la comparsa del Nulla. Quando bussò alle loro porte, le entità si riunirono per discutere e furono costrette a lottare per la loro sopravvivenza... »
« Un'epica fantasy ambientata in un mondo dove le emozioni prendono vita, dove la luce e l'oscurità si affrontano senza vie di mezzo. Prima della storia che conosciamo, le entità vivevano in un mondo al confine tra la realtà e l'immaginazione. Passavano i giorni a dare una forma e un senso ag...vedi tutto
« Un'epica fantasy ambientata in un mondo dove le emozioni prendono vita, dove la luce e l'oscurità si affrontano senza vie di mezzo. Prima della storia che conosciamo, le entità vivevano in un mondo al confine tra la realtà e l'immaginazione. Passavano i giorni a dare una forma e un senso agli elementi, e le loro azioni modellavano il Destino Immutabile. Era il Tempo dei Sogni. Per poterle descrivere i popoli hanno attribuito a queste entità un aspetto umano e un carattere che esalta la loro natura. Così l'Eco può solo ripetere le parole che ascolta, la Forza scava la roccia a mani nude e il Tempo vede il domani come se fosse il presente. La leggenda a questo punto si perde nel mito e i racconti parlano di un'alba in cui un terribile cambiamento sconvolse le quattro terre. Ebbe inizio con la comparsa del Nulla. Quando bussò alle loro porte, le entità si riunirono per discutere e furono costrette a lottare per la loro sopravvivenza... »
Per informazioni sulla cronologia e sulla misurazione del tempo, vedi la pagina cronologia e misurazione del tempo. In particolare, per i dettagli sul calendario vedi la pagina calendario standard.
 

Descrizione

Il drago è una creatura che ricorda nell'aspetto un rettile di grandi dimensioni, dotata di una spiccata intelligenza e (quasi sempre) di capacità magiche che la rendono unica e particolarmente pericolosa. La sua esistenza è citata in ogni popolo, che a seconda del periodo lo considerano un essere mitologico, immaginario oppure reale, di natura benevola o terrificante.

L'origine dei draghi non è chiara. Si sa per certo che vivono sul pianeta Gea, ma la capacità magica di alcuni può permettere loro di aprirsi dei varchi attraverso altri mondi e, forse, altri universi; questo spiegherebbe anche come hanno potuto far scomparire le loro tracce temporaneamente durante alcuni periodi storici.

Quindi è possibile che il primo drago sia nato in un mondo esterno e abbia fatto la sua comparsa su Gea in un secondo momento. Allo stesso modo è possibile che la specie sia diffusa in numerosi mondi di altrettanti numerosi universi.

 

Aspetto e carattere

L'aspetto cambia a seconda della razza di appartenenza, ma in linea di massima un drago adulto assomiglia a un rettile massiccio, spesso simile a un serpente con un muso prominente dotato di zanne affilate, di enormi ali capaci di innalzarlo in volo e di almeno quattro zampe, di cui almeno due anteriori prensibili.

Una caratteristica che li rende unici è che, a differenza di gran parte delle creature, i draghi sono rimasti praticamente identici nel corso dei milioni di anni, senza subire la naturale evoluzione che accompagna di solito le specie. Questo tratto si può spiegare solo immaginando che il drago abbia raggiunto un apice evolutivo tale da non aver bisogno di migliorare, oppure (più verosimile) che la magia di cui dispone possa sopperire a qualsiasi mancanza e che quindi non abbia la necessità di evolvere.

Il carattere e il temperamento variano come potrebbero variare in un essere umano, perché si tratta di una creatura dotata di un senso logico e di una forte coscienza di sé. Ci sono però dei tratti che accomunano quasi tutti gli esemplari:

  • la saggezza: la lunga vita unita alla grande intelligenza li porta a sviluppare una vasta esperienza in numerosi campi. Spesso custodiscono conoscenze e segreti dimenticati da secoli dalle civiltà.
  • la superbia: tendono a ritenere le altre specie inferiori e a trattarle di conseguenza con sufficienza; spesso non si prendono nemmeno il disturbo di conversare con loro. Alcuni esemplari inoltre sono arroganti anche con i membri della loro specie, un atteggiamento che sfocia a volte in cruenti battaglie per la supremazia.
  • l'avarizia: il desiderio di conoscere li spinge ad appropriarsi degli oggetti più stravaganti, soprattutto se sono rari o preziosi per gli altri popoli. Una volta entrati in possesso del "tesoro", lo nascondono in pertugi scavati per essere difficili da raggiungere, come per esempio gli antri delle alte montagne.
  • l'aggressività verso un nemico: se sono vittime di un attacco o di un'offesa diretta, quasi sempre ricambiano con una violenta vendetta che coinvolge sia il nemico che le persone che ruotano attorno a lui.

Le razze di drago più longeve possono vivere per migliaia di anni; alcuni rari esemplari possono superare anche il milione di anni. Non abbiamo modo di sapere quale sia il segreto di una vita così lunga, anche se è probabile che sia legato alla loro natura magica o a una particolare capacità di bloccare l'invecchiamento o addirittura di ringiovanire; è anche possibile che i draghi cadano periodicamente in una sorta di letargo dove rallentano quasi del tutto l'attività corporea, impedendo così al corpo di invecchiare. Il letargo obbligato spiegherebbe i lunghi periodi in cui la specie scompare dal pianeta per fare ritorno soltanto a distanza di secoli.

 

Linguaggio

Gran parte dei draghi ha una gola incapace di articolare delle strutture linguistiche complesse. Si esprimono spesso con versi che ricordano dei ruggiti o dei ringhi, che sono più degli avvertimenti contro un nemico o un segnale di allarme per i membri del suo popolo.

In ogni caso, il drago può avvalersi della magia per comunicare con i suoi simili o con le altre creature. A seconda della capacità di cui dispone può far uso della telepatia (a volte limitata allo scambio delle emozioni) oppure a immagini illusorie che riproducono dei linguaggi. Quando una creatura ha l'impressione di conversare con un drago, quindi, in realtà sta comunicando con un'illusione magica.

Alcuni draghi potrebbero modificare la struttura interna del loro corpo e, in questo caso, potrebbero anche riprodurre un linguaggio complesso. Però modificare la struttura corporea soltanto per parlare è un sistema insolito e inutilmente complicato per un drago.

 

Riproduzione e sessualità

Il drago si riproduce con difficoltà. Mentre il maschio resta fertile per l'intera vita, la femmina può concepire soltanto nella prima metà della sua vita e in periodi limitati: di solito può generare da 1 a 5 uova ogni cinquant'anni o una volta al secolo. Da queste uova, la probabilità che un piccolo venga alla luce sono circa del 50%.

Nei primi decenni il piccolo è molto vulnerabile e ha bisogno della presenza costante dei genitori. I predatori, la caccia dei popoli che temono la diffusione della specie e persino la caduta accidentale dalle pareti rocciose dove spesso i draghi si rifugiano per proteggere i piccoli sono delle cause di morte molto frequenti.

La bassa natalità dei draghi potrebbe essere un meccanismo dell'evoluzione per impedire che questa specie si moltiplichi in modo indiscriminato e consumi in modo irrimediabile le risorse del pianeta. Considerando però che non è chiara l'origine del drago, si possono fare solo delle ipotesi sul perché la fertilità della femmina sia tanto limitata.

Un'altra ipotesi spiega che la magia di cui dispongono li rende abbastanza forti da poter sopravvivere per millenni e da non richiedere lo sforzo di generare dei nuovi figli.

 

Habitat

Il drago non ha dei nemici naturali degni di nota. Esistono delle creature abbastanza potenti da poterlo cacciare, tenere a bada o persino uccidere, ma non esistono dei riferimenti di esseri che sono nati con delle caratteristiche adatte per affrontare ad armi pari un drago; una lotta contro un esemplare adulto è sempre difficile e pericolosa. Il drago infatti può contare sulla grossa stazza, sul corpo robusto e spesso corazzato, sull'intelligenza e sulle capacità magiche.

La conseguenza è che si tratta di una specie adattabile ovunque e che potrebbe soppiantare (teoricamente) qualunque civiltà. La storia insegna che per scacciare un gruppo di draghi da un territorio è necessario che i popoli collaborino tra loro, perché una civiltà solitaria difficilmente potrà sperare di sopravvivere.

 

Nutrimento

Tolte alcune razze ed esemplari che usano un tipo di nutrimento non convenzionale, il drago è un predatore molto attivo che si nutre di carne. La grande massa lo costringe a cacciare creature di grossa taglia, che può uccidere sia fisicamente (zanne, artigli, schiacciamento da caduta in volo), sia con le capacità magiche, sia facendo uso di sofisticate trappole che la sua spiccata intelligenza gli permette di preparare.

Nei periodi in cui la selvaggina scarseggia, il drago potrebbe scegliere di invadere i territori occupati dalle altre civiltà intelligenti per derubarli o, nei casi di grave penuria, per nutrirsi degli stessi abitanti.

 

Struttura sociale e cultura

I draghi possono vivere da soli oppure organizzarsi in gruppi, con una struttura gerarchica che potrebbe essere semplice o complessa. Di solito tendono ad andare d'accordo tra loro, allontanando i membri che si dimostrano piuttosto ostili, feroci o desiderosi di potere.

Il rapporto con i popoli esterni, invece, è spesso difficile. L'aspetto feroce del drago, unito alle sue strane capacità, ha portato le civiltà a temerlo e a cacciarlo come se fosse una piaga. In realtà ha un carattere volubile e il suo comportamento dipende molto dalla psicologia, dagli scopi e dal desiderio di sopravvivenza. Mentre alcune razze (o singoli membri) hanno rappresentato davvero un pericolo per i popoli vicini a causa della loro voracità e crudeltà, altri esemplari si sono limitati a sopravvivere senza disturbare le civiltà vicine o hanno addirittura stretto dei patti di collaborazione e di protezione reciproci. La fama di «esseri crudeli e demoniaci» è quindi immeritata, se si considera la specie per intero.

Tuttavia la continua caccia da parte dei popoli, che li hanno portati in alcuni periodi sull'orlo dell'estinzione, ha spinto molte razze di drago ad alimentare un odio verso qualsiasi creatura intelligente diversa dalla loro specie. Di conseguenza ci sono stati secoli in cui i draghi si sono concentrati effettivamente sullo sterminare le civiltà o comunque ad arrecare loro dei danni per puro piacere. In un clima simile, il terrore verso i draghi non ha fatto altro che aumentare.

 

Magia

Un drago può vantare quasi sempre delle capacità magiche innate, cioè un tipo di magia presente sin dalla nascita o che si sviluppa naturalmente nel corso della sua crescita. Le capacità magiche variano da soggetto a soggetto anche all'interno della stessa razza e in gran parte dei casi si trattano di magie altamente distruttive o in grado di offrire una protezione impareggiabile rispetto alle magie apprese che tentano di riprodurre lo stesso effetto.

Le capacità dei draghi non sono rivolte soltanto all'attacco o alla difesa. Trattandosi di qualità ottenute dalla nascita, non di propria volontà, si contano numerose capacità utili solo in campi specifici e che probabilmente non saranno mai usate durante la vita della creatura. Si contano però anche capacità che manipolano indirettamente la mente delle creature, terrificandole o sottomettendole; che localizzano oggetti o soggetti a distanza di chilometri anche se non conoscono il loro odore o la loro direzione; che inducono delle allucinazioni tanto reali da costringere un esercito ad arrendersi senza combattere.

 

Il soffio del drago

Il «soffio del drago» è un esempio di capacità magica che sfrutta l'apparato digerente trasformandolo in un generatore che produce un'enorme energia immediata, che deve essere rilasciata all'esterno in pochi attimi; se il soffio non trovasse uno sfogo adatto, finirebbe per bruciare il drago stesso dall'interno. L'energia che ne esce può essere di vario tipo, ma ha sempre un effetto distruttivo che, nel caso dei soffi più potenti, potrebbe anche distruggere qualsiasi cosa si trovi in un'area del diametro di centinaia di metri senza lasciare nessuna traccia.

Sono capitati diversi casi di draghi uccisi dal proprio soffio per negligenza o perché all'ultimo momento non hanno potuto dare sfogo all'energia prodotta (per esempio, degli stregoni potenti potrebbero spingere la mente del drago a chiudere di scatto le fauci). Per evitare di incorrere in situazioni simili, i draghi più esperti attivano prima una difesa interna per proteggere le pareti dell'apparato digerente in caso di errori. Si tratta anche questa di una capacità innata, che richiede però di allungare i tempi tra un soffio e l'altro di minuti o addirittura di ore: la difesa infatti dura per pochi secondi e deve essere ricreata dopo ogni soffio.

 

Metamorfosi, illusioni e la «paura del drago»

I draghi che possiedono la capacità di penetrare nella mente delle creature possono creare delle illusioni a piacere, utili per esempio per evitare un combattimento, per terrorizzare o per passare inosservati. La famosa «paura del drago» che provoca un terrore immotivato nelle creature che osservano un drago per la prima volta è in realtà un'illusione sofisticata, che ingigantisce il ruggito e instilla nelle menti un'idea esagerata del suo potere; lo si capisce dal fatto che, al secondo incontro, la «paura del drago» smette di avere effetto, proprio perché la mente della vittima si è adattata e non può più essere ingannata.

Tutt'altro tipo di capacità è la metamorfosi magica. Alcuni draghi hanno la particolare capacità di trasformare realmente il loro corpo e di rendersi simili a gran parte delle creature viventi che hanno avuto modo di conoscere. Per farlo modificano la struttura in modo radicale, un'esperienza senz'altro dolorosa e per niente piacevole; a fine trasformazione, il corpo deve impiegare qualche tempo per adattarsi e spesso richiede un periodo di riposo, acqua e nutrimento.

La metamorfosi non è quasi mai completa. Dall'esterno il drago può apparire identico alla creatura copiata, ma per quanto possibile cerca di mantenere gli organi necessari all'uso delle sue capacità più utili. Se la creatura copiata ha una stazza più piccola (il che capita quasi sempre), la trasformazione è più semplice, mentre il ritorno alla forma originale sarà più complicato: dovrà infatti recuperare la differenza di massa mancante. Al contrario, quando il drago deve aumentare la sua massa corporea o copiare una struttura che non è presente nel suo corpo originale, la metamorfosi può richiedere dei giorni prima di completarsi.

 

Storia e origine

La specie dei draghi è esistita per milioni di anni, a volte scomparendo per millenni prima di ritornare a fare la sua comparsa.

I popoli della Quarta Era lo ricordano in numerosi miti, indice che i draghi sono esistiti in precedenza e poi sono scomparsi o si sono temporaneamente ritirati. Durante la seconda parte della stessa Era, hanno fatto un lento ritorno e hanno raggiunto l'apice nel corso della Quinta Era, quando hanno approfittato della decadenza degli altri popoli per ritornare a diffondersi.

 

La caccia e il dominio assoluto

Durante l'Epoca del Declino, i draghi approfittano della debolezza degli altri popoli, prendono il sopravvento e nell'arco dei millenni occupano ogni angolo sulla superficie di Gea, iniziando una caccia serrata per sterminare le altre specie intelligenti. Il loro passaggio è inesorabile e le specie sono costrette a soccombere o a rifugiarsi per sfuggire a una caccia continua.

Tra le specie portate alla definitiva estinzione dalla caccia serrata si trova anche l'essere umano. Con il regno di supremazia dei draghi, quindi, termina per sempre l'impronta degli esseri umani su Gea.

Il dominio dei draghi dura incontrastato per oltre 700.000 anni.

 

Fonti esterne di approfondimento

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Wikipedia - Il drago nell'immaginario e nella mitologia

 

Date importanti

 

Anni e periodi principali

 
Data inizio
Data fine
GB
54.999 d.C.
824.732 d.C.
 
Inizia il dominio dei draghi
Termina il dominio dei draghi
Categorie: Creature
Universi di appartenenza: Universo Specchio
Ere in cui compare: Quarta Era | Quinta Era