segui la pagina su Facebook!

Anno 17174, Quarta Era

Attenzione! Le pagine degli anni potrebbero contenere informazioni che possono svelare la trama di un libro
Questa pagina dovrebbe essere vista soltanto dopo aver letto il libro o i libri a cui è collegata.
Pioggia di Fuoco - Copertina
« La battaglia per la conquista di Nuova Alba arriva all'epilogo. I savariani e le colonie si affrontano per il possesso del primo pianeta artificiale della storia. Il piano per spingere le colonie a lottare tra loro ha avuto successo e i savariani escono per la prima volta allo scoperto, schierando l'intera flotta. Per il popolo alieno si tratta di una questione di sopravvivenza, perché il nucleo del pianeta artificiale può garantire il suo ritorno a casa, ma le colonie non intendono cedere quello che è il simbolo di un'unione e di un progresso senza precedenti. Entrambe le parti mettono in campo le loro armi più potenti e le migliori tecnologie, affrontando per giorni il nemico. La vittoria delle colonie sembra scontata, ma i savariani hanno delle conoscenze nascoste che potrebbero ribaltare le sorti da un momento all'altro. Intanto Conrad, che è stato da sempre al centro della guerra, si ritira dai giochi e dà inizio a un pericoloso progetto personale. La sua idea è di replicare e diffondere le armi aliene tra le colonie per provocare il disordine e, per farlo, rapisce una savariana e la costringe a collaborare. Sarà il gruppo dell'Occhio Spento a intervenire un'ultima volta, entrando nel villaggio dove è tenuta la prigioniera e affrontando le difese per liberarla. Con questo terzo capitolo si conclude il ciclo di Nuova Alba, una space opera ambientata in un lontano futuro dove la tecnologia avanzata fa da sfondo a metropoli sconfinate, astronavi che si autoriparano e robot costruiti per confondersi tra la gente. »
« La battaglia per la conquista di Nuova Alba arriva all'epilogo. I savariani e le colonie si affrontano per il possesso del primo pianeta artificiale della storia. Il piano per spingere le colonie a lottare tra loro ha avuto successo e i savariani escono per la prima volta allo scoperto, schier...vedi tutto
« La battaglia per la conquista di Nuova Alba arriva all'epilogo. I savariani e le colonie si affrontano per il possesso del primo pianeta artificiale della storia. Il piano per spingere le colonie a lottare tra loro ha avuto successo e i savariani escono per la prima volta allo scoperto, schierando l'intera flotta. Per il popolo alieno si tratta di una questione di sopravvivenza, perché il nucleo del pianeta artificiale può garantire il suo ritorno a casa, ma le colonie non intendono cedere quello che è il simbolo di un'unione e di un progresso senza precedenti. Entrambe le parti mettono in campo le loro armi più potenti e le migliori tecnologie, affrontando per giorni il nemico. La vittoria delle colonie sembra scontata, ma i savariani hanno delle conoscenze nascoste che potrebbero ribaltare le sorti da un momento all'altro. Intanto Conrad, che è stato da sempre al centro della guerra, si ritira dai giochi e dà inizio a un pericoloso progetto personale. La sua idea è di replicare e diffondere le armi aliene tra le colonie per provocare il disordine e, per farlo, rapisce una savariana e la costringe a collaborare. Sarà il gruppo dell'Occhio Spento a intervenire un'ultima volta, entrando nel villaggio dove è tenuta la prigioniera e affrontando le difese per liberarla. Con questo terzo capitolo si conclude il ciclo di Nuova Alba, una space opera ambientata in un lontano futuro dove la tecnologia avanzata fa da sfondo a metropoli sconfinate, astronavi che si autoriparano e robot costruiti per confondersi tra la gente. »
Per informazioni sulla cronologia e sulla misurazione del tempo, vedi la pagina cronologia e misurazione del tempo.
 

Dettagli sulla notazione

Calendario gregoriano (GB)
7.174 d.C.

Calendario standard (CE)
4:17174

Calendario gregoriano (GA)
2.032,72 d.C.


Per i dettagli sul calendario vedi la pagina calendario standard.

 

Timeline

Anno 4:17174 sulla timeline

Epoca della Tecnologia sulla timeline

 

Riassunto degli eventi

  • Si realizza la prima Terranave. A causa di errori nella costruzione fisica del motore, il varo si traduce in un disastro.

 

Il tentativo di abbandono del pianeta

 

La costruzione della Terranave

La realizzazione della Terranave, progettata nell'anno 4:16623 (6623 d.C.) e cioè ben 5 secoli prima, ha richiesto uno sforzo lavorativo ed economico enorme da parte delle colonie.

La parte più complessa del progetto è stata comprendere i dettagli per la costruzione del motore. La tecnologia richiesta per permettere lo spostamento delle Terranavi, infatti, era inesistente prima che l'Oracolo la mettesse scritta su carta. Fino a questo momento, gli scienziati non erano nemmeno riusciti a descrivere matematicamente il processo per il funzionamento del motore: le equazioni dell'Oracolo, in effetti, si dimostrano in buona parte incomprensibili.

 

Il varo disastroso

Per il varo della Terranave, l'equipaggio non è scelto in base a criteri specifici. Si tratta di un primo tentativo e il suo scopo è avere un forte impatto sull'opinione pubblica, in vista di successive costruzioni. Quindi la selezione si basa esclusivamente su un'asta economica: chi può permettersi il prezzo più alto, ha diritto al viaggio assieme alla famiglia. Questo, tra l'altro, permette ai creatori di recuperare parte delle spese. In realtà non sono molti i facoltosi disposti ad allontanarsi dal pianeta, per cui progressivamente si scelgono individui sempre meno influenti.

L'intero pianeta assiste all'evento. Il risultato, però, è disastroso. Il motore consuma sin da subito troppa energia. Per allinearlo allo standard e tentare una stabilizzazione, la parte tecnica dell'equipaggio apporta delle modifiche. I miglioramenti raggiungono tuttavia l'effetto opposto, impedendo all'energia di fuoriuscire come dovrebbe. La reazione a catena che ne consegue genera un'attrazione gravitazionale immensa: l'astronave implode su se stessa ed evapora in pochi minuti.

Agli esperti è chiaro che l'errore non è dovuto al progetto di base elaborato dall'Oracolo, ma all'incapacità dei tecnici di interpretare i dati e di replicarli su scala materiale. I popoli hanno assistito al disastro e l'opinione pubblica è quasi unanime: il progetto delle Terranavi deve essere abbandonato.