Billy Milligan e le sue 23 personalità – Il primo criminale assolto per infermità mentale

2 Settembre 2019 | Persone straordinarie

Il 27 ottobre 1977, la polizia di Columbus, in Ohio, arresta il ventiduenne Billy Milligan con l’accusa di aver rapinato, rapito e violentato tre studentesse all’interno del campus universitario. Le prove contro di lui sono schiaccianti, ma a fine di tutta la storia sarà assolto per infermità mentale.

William Stanley Milligan (questo il suo nome intero) era affetto da un disturbo dissociativo dell’identità davvero unico: dentro di lui convivevano ben 23 personalità multiple, che a volte lottavano tra loro per uscire e altre volte collaboravano o persino parlavano tra loro. A queste personalità se ne deve aggiungere un’altra, chiamata «Maestro», che nella pratica era la fusione di tutte le altre 23 personalità.

Il libro e la biografia

Troppa gente in un’unica testa

Il caso di Billy Milligan ha avuto una risonanza enorme dopo gli anni ’70 ed è ritornato alla ribalta di recente con il film Split. Il film, però, si è limitato a prendere spunto da Billy e non ha niente a che vedere con la sua reale biografia, che invece potete leggere nel libro Una stanza piena di gente di Daniel Keyes.

Quando ho cominciato a leggerlo, la mia prima impressione è stata che dovesse essere per forza un romanzo di fantasia. Il libro ha una trama così avvincente e ben scritta, che sembra un racconto psicologico esaltato dall’immaginazione dell’autore. In seguito mi sono informato e ho scoperto che, in effetti, dentro la testa di Billy era davvero così che le personalità interagivano tra loro.

L’autore ha scritto la biografia con la collaborazione diretta del «Maestro», la personalità di Billy che fondeva (e ricordava) tutte le altre. L’opera si è guadagnata una nomination al prestigioso Edgard Award e ha vinto due premi nel 1986 e nel 1993.

La psicologia di Billy

La nascita delle personalità

Billy ha cominciato a sviluppare le prime personalità sin da piccolo, a partire dai 9 anni, come mezzo di protezione per le violenze del pratigno. A quel tempo non era cosciente delle personalità: sapeva di avere dei vuoti di memoria e sentiva delle voci; spesso si trovava in luoghi nuovi senza sapere come ci era arrivato.

In seguito, le personalità si svilupparono. Alcune diventarono consapevoli di certe altre. In particolare Arthur, Ragen e Allen cercavano di gestire le personalità “scomode” che potevano mettere Billy nei guai. Arthur (la più logica e distaccata) stabilì delle regole: le personalità che le infrangevano erano dichiarate «indesiderabili» e non avevano il permesso di uscire.

In realtà, alcune personalità indesiderabili uscivano comunque allo scoperto senza che gli altri lo sapessero. In ogni caso, erano state tutte create per uno scopo: proteggere il Billy originale, che tentò più volte di suicidarsi. Ecco perché, a un certo punto, Arthur decise che Billy non sarebbe mai più uscito allo scoperto.

Durante la terapia, comunque, le personalità si dimostrarono collaborative, dichiarando che «quando William avrà imparato tutto quello che dobbiamo insegnargli, noi scompariremo». Ma era un percorso complicato: anche durante gli interrogatori al processo, continuavano a uscire varie personalità; e alcune, come Arthur e Ragen, non si fusero mai del tutto.

Il 4 dicembre 1978, Milligan fu dichiarato non colpevole degli stupri, per infermità mentale. In seguito fu trasferito in un manicomio di massima sicurezza, che fece regredire il suo disturbo invece di eliminarlo. La terapia riprese con il dottor Caul e raggiunse il successo nel 1991, quano Milligan fu dichiarato ormai “fuso” con le sue personalità (cioè guarito).

Come agivano le personalità

Le personalità si alternavano (più sotto trovate l’elenco completo). Nel libro si spiega chiaramente che nella testa di Billy esisteva una sorta di cerchio di luce e che le personalità dovevano entrarci per essere coscienti; tutte le altre restavano in disparte, dormienti. Alcune, pur rimanendo in disparte, erano consapevoli di cosa facessero le altre e addirittura parlavano tra loro in tempo reale.

Ogni personalità aveva un proprio carattere e delle conoscenze specifiche, che le altre non potevano vantare. Tommy era l’esperto di elettronica ed era l’unico che riusciva a scappare da ogni situazione. In una condizione di pericolo, invece era Ragen a uscire, che sfruttava l’adrenalina e sviluppava una forza straordinaria. E poi c’era David, un bambino di 8 anni, che aveva il terribile compito di sopportare tutte le sofferenze evitandole agli altri.

Le personalità potevano essere sostituite da un momento all’altro. A volte agivano in contrasto tra loro: per esempio, Ragen si sentì costretto a rubare più volte del denaro per pagare i debiti, ma dopo i vuoti di memoria si accorgeva che altre personalità sperperavano sempre i soldi rubati.

Riporto due passi interessanti del libro, che dovrebbero farvi capire la grande differenza tra una personalità e l’altra:

Lo sceriffo Harry Berkemer, della Franklin Jail, raccontò a un reporter del Columbus Dispatch che i suoi vice erano stati testimoni di una straordinaria dimostrazione di forza e resistenza quando Milligan era sotto il controllo di Ragen. Lo avevano portato nell’area ricreativa della prigione, e lui aveva eciso di prendere a pugni un sacco da boxe. «Lo colpì con forza per 19 minuti e mezzo di seguito», disse Berkemer. «Un uomo medio non riesce a colpirlo per più di tre minuti di fila senza sfinirsi. Lui ci si accanì con una tale violenza che pensavamo potesse essersi rotto un braccio, così lo portammo dal dottore per un controllo.» Ma Ragen non si era fatto nulla.

La maestra consegnò i ciclostilati con il test di aritmetica. «Quando avete finito», disse, «potete lasciare i vostri fogli nei libri e andare a fare l’intervallo. Quando tornate, controllate le risposte. Poi li ritirerò e metterò i voti.»
Arthur guardò il test e sogghignò davanti ai problemi con le moltiplicazioni e le divisioni complesse. Prese una matita e arrivò velocemente in fondo alla pagina, risolvendo i problemi mentalmente e poi trascrivenddo le risposte. Quando ebbe terminato, mise il foglio nel libro, incrociò le braccia e si mise a fissare il vuoto.
Era tutto così elementare.

L’elenco delle personalità

Ai tempi del processo iniziale, le personalità note erano soltanto 10. In seguito, il dottor Caul riuscì a far uscire anche le altre 13 personalità indesiderabili. A queste si aggiunge il Maestro.

Il Maestro: 26 anni. È la fusione delle altre 23 personalità ed è stato il loro insegnante. Si riferisce agli altri come «gli androidi che ho creato io». È intelligente, sensibile e con un sottile senso dell’umorismo. Ha tutti i ricordi delle altre personalità ed è grazie a lui che Keyes è riuscito a scrivere il libro.

Le 10 personalità iniziali

  1. William Stanley Milligan («Billy»): 26 anni. La personalità originaria o principale, successivamente denominata «Billy non integrato», «non fuso» o «Billy-U» (Billy-unfused). Non ha mai finito le superiori. Alto 1,82 m, pesa 86 kg. Occhi azzurri, capelli castani.
  2. Arthur: 22 anni. Razionale, freddo, parla con accento britannico e porta gli occhiali. Autodidatta in fisica e chimica, studia trattati di medicina. Legge e scrive perfettamente l’arabo. Sebbene sia un conservatore convinto e si consideri un capitalista, è un ateo. È stato il primo a scoprire l’esistenza di tutti gli altri.
  3. Ragen Vadascovinich: 23 anni. Iugoslavo, parla inglese con un forte accento slavo. Pesa 95 kg, ha capelli neri e lunghi baffi. Legge e scrive perfettamente in serbo-croato. Non vede i colori e infatti disegna sempre in bianco e nero. È l’esperto di armi e karate, e può esibire una forza straordinaria controllando il flusso di adrenalina. È ateo e comunista, e ha un grande istinto di protezione verso le donne e i bambini. Il suo compito è di proteggere le altre personalità (soprattutto i bambini): per farlo, usa spesso la violenza.
  4. Allen: 18 anni. È l’incaricato a trattare con la gente esterna. È agnostico, suona la batteria e dipinge ritratti. È l’unica personalità a fumare e destrimane. Porta i capelli con la riga a destra.
  5. Tommy: 16 anni. È l’esperto di elettronica e della fuga. Suona il sassofono e dipinge paesaggi.
  6. Danny: 14 anni. È sempre spaventato dalla gente. Da piccolo Billy ha fatto uscire questa personalità quando è stato costretto a scavarsi la fossa da solo per essere sepolto vivo: ecco perché dipinge solo nature morte.
  7. David: 8 anni. Assorbe tutto il dolore, fisico e mentale. È molto empatico, ma ha una scarsa concentrazione.
  8. Christene: 3 anni. All’asilo era la bambina che stava nell’angolo. È inglese e intelligente, ma soffre di dislessia. Disegna fiori e farfalle. Ha capelli biondi lunghi fino alle spalle e occhi azzurri.
  9. Christopher: 13 anni. Fratello di Christene, parla inglese. Suona l’armonica.
  10. Adalana: 19 anni. Lesbica, timida e introversa. Scrive poesie, cucina e si occupa della casa. Soffre di nistagmo.

Le 13 personalità indesiderabili

  1. Philip: 20 anni. È il delinquente, che ha commesso furti e reati minori; usa sempre un linguaggio volgare.
  2. Kevin: 20 anni. Un delinquente simile a Philip, ma ama pianificare i colpi. Adora scrivere.
  3. Walter: 22 anni. L’australiano, che vorrebbe dedicarsi alla caccia grossa. Ha un forte senso dell’orientamento, ma reprime le sue emozioni.
  4. April: 19 anni. La prostituta. Elabora dei piani per vendicarsi del patrigno di Billy, svolge lavori di cucito e aiuta in casa. Le altre personalità la considerano matta.
  5. Samuel: 18 anni. L’ebreo, l’unica personalità a credere in Dio. È uno scultore.
  6. Mark: 16 anni. Non prende nessuna iniziativa e si limita a eseguire gli ordini degli altri, svolgendo anche i lavori più pesanti e noiosi. Se non ha niente da fare, fissa il muro.
  7. Steve: 21 anni. Imita la gente per prenderla in giro e ha portato Billy nei guai in diverse occasioni. È l’unico a non aver mai accettato la diagnosi di personalità multipla.
  8. Lee: 20 anni. È spiritoso e ama gli scherzi. Non si preoccupa delle conseguenze delle sue azioni.
  9. Jason: 13 anni. Isterico, con gli scoppi d’ira sfoga le pressioni accumulate da Billy, portando anche a dimenticarsi dei cattivi ricordi.
  10. Robert (Bobby): 17 anni. Sogna sempre ad occhi aperti di viaggi e avventure. Non ha delle vere ambizioni.
  11. Shawn: 4 anni. È sordo, emettere dei ronzii per sentire le vibrazioni nella testa.
  12. Martin: 19 anni. Uno snob che ama apparire e darsi arie.
  13. Timothy (Timmy): 15 anni. Ha avuto un incontro omosessuale mentre lavorava da un fiorista e quindi si è chiuso nel suo mondo.
Fonti principali
Daniel Keyes, «Una stanza piena di gente», Editrice Nord, 2009.

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