Le sigarette elettroniche aiutano a smettere di fumare? Fanno male alla salute?

12 Luglio 2018 | Mente e corpo umano

In breve

Gli studi sembrano dimostrare che le sigarette elettroniche siano meno tossiche delle sigarette tradizionali, sebbene possano dare comunque dei problemi di salute.

Le ricerche sono però scarse e gli esperti non sono concordi sui dati. Inoltre, non si conoscono ancora le conseguenze sul lungo termine e alcuni test (limitati) dimostrano che non aiutano più di tanto a smettere di fumare.

Approfondimento

Di cosa sono composte le sigarette elettroniche

Le sigarette elettroniche (o, se preferite, «e-cigarette») stanno diventando una moda sul mercato per due ragioni: la promessa di aiutare a far smettere di fumare e l’aspetto gradevole che le rende un oggetto quasi decorativo.

Dal punto di vista del funzionamento, sono strumenti alimentati a batteria che riscaldano il liquido interno fino a trasformarlo in vapore. Il liquido («e-liquid») può avere vari aromi, oltre a una concentrazione di nicotica che può andare fino a 20 mg per litro, e di solito contiene anche glicone propilenico e glicerolo. Le cartucce possono essere a uso singolo oppure ricaricabili.

I danni alla salute

Le sigarette elettroniche sono varie, per cui è difficile stabilire un grado comune di pericolosità: dipende molto dal contenuto degli e-liquid. Alcuni studi su 12 marche hanno dimostrato che il liquido contiene sempre dei composti tossici, tra cui metalli pesanti e nitrosammine (cancerogene).

Quindi le e-cigarette, in poche parole, fanno male alla salute. Gli studi sembrano però confermare che il grado di pericolosità sia molto più basso rispetto alle sigarette tradizionali: secondo la Royal College of Physicians della Gran Bretagna i danni alla salute non supererebbero il 5% delle normali sigarette e i composti tossici sarebbero da 9 a 450 volte inferiori. Per cui se proprio non riuscite a smettere di fumare, meglio le e-cigarette al tabacco.

C’è da precisare che gli studi sono da prendere con le pinze. Ne sono stati fatti pochi, senza contare che le sigarette elettroniche sono appena entrate sul mercato e non si conosce il loro reale rischio per la salute nel lungo termine. Come sempre, smettere di fumare è la soluzione migliore.

Smettere di fumare? Forse no

Una questione ben diversa è se le e-cigarette possano aiutare a far smettere di fumare. Qua gli studi si fanno ancora più incerti, perché richiedono un’analisi su varie persone e su tempi lunghi.

Alcuni test hanno messo a confronto 662 persone con un placebo (“finte” sigarette, senza nicotina) e le e-cigarette. Troppo poche per avere un’idea chiara e, se ci basiamo su questa analisi, scopriamo che aiuta a smettere per almeno 6-12 mesi: ma la ricaduta è dietro l’angolo. Altri studi sembrano tra l’altro evidenziare che sono poche le persone che sono riuscite a smettere di fumare usando le sigarette elettroniche.

Tirando le somme, i dati segnalano che le e-cigarette non danno un effettivo aiuto nello smettere di fumare e che chi ci riesce ce la fa grazie a un suo cambiamento psicologico, o a un “effetto placebo” basato sulla premessa che questi strumenti possano davvero aiutare. Ma è ancora troppo presto per trarre delle conclusioni precise.

Fonti principali
FNOMCeO - Nell'articolo trovate altri dati e le fonti di provenienza
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