Ecco perché le idee e il comportamento sono frutto della società – L’esperimento delle scimmie

7 Dicembre 2014 | Mente e corpo umano

Quanto siamo ignoranti?

Lo affermavano Socrate e Platone: l’essere umano è ignorante e deve “risvegliarsi” da solo. E lo ha ribadito G.R. Stephenson, docente dell’Università di Stoccarda, in un libro diventato famoso anche in campo imprenditoriale.

L’ignoranza di cui si parla è intesa nel suo significato letterale («colui che ignora») e non certo come insulto. Il succo è questo: ognuno di noi è influenzato pesantemente dalla società che lo circonda. Le idee, il comportamento, i giudizi o pregiudizi che crediamo nostri in realtà sono un prodotto della società nel tempo. Per quanto possa sembrare difficile – e imbarazzante – da credere, quasi ognuno di noi vive come il riflesso della società moderna.

Se con Platone si parlava di filosofia, ed era quindi interpretabile, con Stephenson abbiamo invece una prova concreta. L’esperimento è stato eseguito con un gruppo di scimmie, ma non appena l’avrete letto fino in fondo vi renderete conto che è esattamente la situazione che ci si presenta davanti ogni giorno. Nel caso delle scimmie l’elemento che è causa del loro comportamento è la «paura». Per noi l’elemento scatenante è lo stesso, ma sotto un’altra chiave: «la paura di trasgredire alla legge».

L’esperimento delle scimmie

Per la versione originale inglese rimando alle fonti a fondo articolo. Di seguito trovate la traduzione in italiano delle immagini che descrivono l’esperimento.

Esperimento delle scimmie di G. R. Stephenson 01
Un gruppo di scienziati ha posto 5 scimmie in una gabbia e, al centro, una scala con una banana posizionata in cima.
Esperimento delle scimmie di G. R. Stephenson 02
Ogni volta che una scimmia saliva sulla scala, gli scienziati bagnavano il resto delle scimmie con acqua fredda.
Esperimento delle scimmie di G. R. Stephenson 03
Dopo un po’, ogni volta che una scimmia saliva sulla scala, le compagne la colpivano per impedirle di salire.
Esperimento delle scimmie di G. R. Stephenson 04
Dopo qualche tempo, nessuna scimmia si azzardava più a salire sulla scala nonostante la tentazione. Quando la doccia fredda (la punizione) fu tolta, le scimmie continuarono a non salire sulla scala; nessuna tentò più l’impresa.
Esperimento delle scimmie di G. R. Stephenson 05
Gli scienziati decisero poi di sostituire una delle scimmie. La prima cosa questa scimmia fece fu di avvicinarsi alla scala. Immediatamente, le altre scimmie la colpirono e ben presto anche la nuova scimmia imparò a non salire più la sala – nonostante non capisse il motivo.
Esperimento delle scimmie di G. R. Stephenson 06
Fu poi sostituita una seconda scimmia. Quando questa cercò di salire la scala, anche la prima scimmia sostituita si unì al gruppo per picchiarla. Allo stesso modo furono sostituite poi la terza, la quarta e la quinta scimmia.
Esperimento delle scimmie di G. R. Stephenson 07
Abbiamo a questo punto un gruppo di 5 scimmie completamente nuove. Nessuna di loro è mai stata bagnata dalla doccia fredda, eppure continuano a colpire chi cerca di salire sulla scala.
Esperimento delle scimmie di G. R. Stephenson 08
Se fosse possibile chiedere alle scimmie perché colpiscono chi tenta di salire la scala, la loro risposta sarebbe qualcosa del genere: «Non lo so. Però è quello che fanno tutti attorno a me». Vi suona familiare?
Fonti principali
G. R. Stephenson, «Cultural acquisition of a specific learned response among rhesus monkeys», 1967
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