Il sogno lucido: come imparare a controllare i propri sogni

17 Febbraio 2013 | Mente e corpo umano

Sogno controllato

Tutti sognano. Che ve ne rendiate conto o meno, che ne abbiate memoria oppure no al risveglio, sappiate che ogni notte il vostro cervello si dà da fare per realizzare quel “cortometraggio” capace di farvi agitare anche a occhi chiusi. Lo scopo del sognare è ancora oggetto di studi e meriterebbe una discussione a parte, approfondita e dettagliata. In questo articolo, invece, voglio trattare un altro argomento di sicuro interesse: i sogni lucidi.

Per sogno lucido (dall’inglese lucid dream) – chiamato anche onironautica – si intende quell’esperienza che vi permette di rendervi conto di trovarvi in un sogno. Vi è mai capitato di trovarvi a una grande altezza e di capire che, gettandovi giù, sareste caduti lentamente invece di schiantarvi a terra? Oppure di trovarvi in un incubo rincorsi da qualcuno e di voltarvi ad affrontare l’inseguitore, sapendo che qualsiasi conseguenza non sarebbe stata reale?

In casi simili, generalmente, il sognatore è cosciente che qualsiasi sua azione non avrà ripercussioni nella realtà ed è consapevole che può compiere gesti impossibili nel mondo reale. Spesso giungere a questa consapevolezza porta a terminare il sogno in breve tempo, ma non sempre: con l’esperienza, all’interno di un sogno lucido il sognatore può arrivare a modificarlo a suo piacere.

Tecniche conosciute

Esistono vere e proprie tecniche da studiare, apprendere e applicare per far sì di ottenere un sogno lucido durante la notte e di modificarlo secondo il proprio desiderio. Non è semplice, ma nemmeno così complicato. Comporta, naturalmente, una modifica nei propri ritmi di riposo e – almeno inizialmente – un affaticamento a causa del cambio di abitudini, un po’ come succede con il jet lag quando si vola da un Paese estero all’altro nel corso di una notte.

La cosa avviene per grado: prima si arriva alla consapevolezza di sognare, quindi alla possibilità di interagire coscientemente con il sogno e infine alla convinzione di poter agire ignorando le leggi fisiche della realtà. Se vogliamo, in questo ultimo stadio possiamo parlare di un distacco completo tra la coscienza e il corpo fisico.

Puntualizzo che, anche se non sappiamo di preciso la loro utilità, i sogni fanno parte della vita dell’uomo e pertanto devono avere uno scopo nel suo ritmo circadiano. Alterarli potrebbe portare a qualche conseguenza non ben precisata. Dalla parte opposta, però, alcuni studiosi (come Stephen LaBerge) sono convinti che i sogni lucidi possano aiutare a curare anomalie come la scarsa autostima, le paure e le inibizioni e possano sviluppare la creatività e aiutare la risoluzione di problemi ostici (tecnicamente si parla di problem solving).

Ma andiamo per passi. Vediamo prima di tutto come renderci conto di essere in un sogno, attraverso quelli che vengono chiamati test della realtà. In seguito, vedremo come sfruttare queste informazioni per arrivare a dominare i nostri sogni.

I test della realtà

Come si distingue un sogno dalla realtà? Se fossimo pienamente coscienti sarebbe semplice: basta ricercare gli elementi irreali, cioè situazioni o elementi che nella realtà non potrebbero esistere (animali senz’ali che volano, forze invisibili che fermano la nostra corsa, ecc.).

La stessa cosa dobbiamo farla all’interno del sogno, soltanto che qui – almeno agli inizi – non è così immediato riconoscere il fattore anomalo. Può capitare, infatti, che alcuni “tentativi” vi convincano di trovarvi nella realtà anche se così non è. Ecco perché i test da fare devono essere più di uno (si consiglia da 3 a 5). Basta superarne uno solo per arrivare alla consapevolezza di essere in un sogno.

Da notare che se in un sogno sentite l’esigenza di compiere dei test della realtà, significa che siete già parzialmente coscienti di trovarvi in un sogno (di fatto questo è già un test della realtà superato, che diventa frequente con l’esperienza).

Tipi di test della realtà

Che tipi di test della realtà possiamo fare? Gli esempi sono infiniti e potete pensarli voi stessi. Lo scopo è di superare i limiti del sogno. Qui sotto ve ne propongo alcuni dei più comuni.

Gravità: nei sogni la forza di gravità è la meno sentita. Con un salto è possibile persino volare, quindi tentate di saltare il più lontano possibile.

Memoria: spesso non avrete idea di come siete arrivati in un determinato posto. Questo è indice che non avete memoria del passato e che pertanto siete apparsi magicamente in quella destinazione. Cercate quindi di ricordarvi come siete arrivati fino a lì.

Sensazioni del corpo: provate a toccarvi la mano con l’indice opposto, spingendo come se fosse una spada; se siete in un sogno, probabilmente trapasserete il palmo senza avvertire sensazioni. Oppure tappatevi il naso o gettavi in acqua: nei sogni non è possibile smettere di respirare.

L’orizzonte: la visione in un sogno è limitata. Se cercate di guardare oltre alla stanza dove siete, o di scacciare il buio in cui vi trovate accendendo una lampada, probabilmente il contorno attorno a voi sarà meno dettagliato, sfumato.

Elementi fuori posto: avete mai provato a guardare un orologio digitale in un sogno, spostare lo sguardo e osservarlo di nuovo? Sicuramente l’ora sarà diversa nei due momenti e probabilmente lo sarà a distanza di diversi minuti. Ancora, se vi fissate in uno specchio probabilmente non vedrete la vostra immagine o la vedrete deformata.

Il sogno lucido: come diventare coscienti

I test della realtà vi permettono di rendervi conto di essere in un sogno e di prendere il sopravvento. A questo punto, a seconda del vostro grado di “lucidità”, potete teoricamente modificare a piacimento gli eventi e gli elementi del sogno. Può sembrarvi assurdo, ma il concetto è lo stesso di entrare a far parte di un racconto fantastico, scritto e diretto da voi.

Come detto in precedenza, però, il grado di controllo dipende dall’esperienza. Già è difficile rendersi conto di essere in un sogno, ancora più difficile è capire come dominarlo. Dopo un test di realtà effettuato con successo, non è detto che abbiate pieno controllo del mondo, anzi: nei primi stadi ricadrete presto nel sogno non-lucido oppure vi risveglierete dopo pochi istanti per la sorpresa.

La vera domanda è: quando possiamo allenarci per avere di frequente un sogno lucido? Esistono tecniche studiate appositamente per arrivare allo scopo. Ve ne propongo alcune qui sotto.
Buona fortuna e (è il caso di dirlo) sogni d’oro.

Metodo del controllo sulla realtà (RCT, Reality Control Test)

Uno dei metodi più semplici è di controllare di frequente, durante il giorno, quegli elementi che nei sogni potrebbero risultare anomali. Per esempio guardate gli orologi digitali più volte o fissatevi su un dettaglio che non guardate spesso durante il vostro solito giro giornaliero per andare al lavoro. Lo scopo è di portare in primo piano degli elementi logici, che l’inconscio del sogno farà fatica a riconoscere.

Sogni lucidi iniziati da sveglio (WILD, Wake Initiated Lucid Dreams)

Andate a letto e rilassate completamente il corpo, cercando però di tenere la mente sveglia e concentrata sul corpo stesso. Se fatto a dovere, entrare in uno stato a metà tra il sonno e la veglia. Avete mai sognato di avere il corpo paralizzato? Un’esperienza poco piacevole, ma si tratta di una casistica simile. Probabilmente nei momenti iniziali entrerete in uno stato simile. In seguito potrete creare immagini irreali a occhi chiusi e, infine, entrerete a far parte del sogno lucido (che gran parte delle volte avrà l’aspetto dell’ambiente dove state dormendo).

Tecnica di adeguamento del ciclo (CAT, Cycle Adjustment Technique)

Inventata da Daniel Love, è una delle tecniche più efficaci per arrivare a sogni lucidi frequenti, ma che vi impone di modificare il vostro ciclo dormi-veglia. Lo scopo principale è di rendere la mente consapevole di essere sveglia. Vediamo come funziona.

Innanzitutto datevi un orario in cui andare a letto e un orario di risveglio sempre identico per ogni giorno. L’ora di risveglio, inoltre, deve essere impostata a 90 minuti prima rispetto all’ora in cui siete soliti svegliarvi. Questi 90 minuti in più dovrete occuparli facendo test della realtà molto frequenti, per esempio uno ogni cinque minuti; fate in modo che il vostro cervello sia attivo: deve rendersi conto di essere sveglio. Terminati i 90 minuti, riprendete la giornata come al solito (non tornate a letto, anche se vi sentite stanchi e assonnati).

Questo è quello che dovrete fare nella prima settimana. In questi sette giorni avrete allenato il vostro cervello a riconoscere la realtà e a svegliarsi a quell’orario precisato. La sveglia non sarà più necessaria (se così non è, aggiungete qualche altro giorno di preparazione).

Nella seconda settimana il vostro cervello si sveglierà all’orario stabilito. Lo avete abituato voi a farlo. A questo punto non alzatevi: state sdraiati e cercate di riaddormentarvi. Fate anche qualche test di realtà, di tanto in tanto. Può essere, infatti, che siate caduti in un sogno senza accorgervene. Grazie all’allenamento della precedente settimana, attraverso i test della realtà potrete rendervene conto e trasformarlo in un sogno lucido.

Nota: il metodo ha un’efficacia quasi certa, ma sconvolge i ritmi di dormi-veglia del sognatore. Restare a letto per troppo tempo tutti i giorni non è consigliabile: ecco perché si fa più spesso uso di altre tecniche.

Fonti principali
Un sito dedicato ai sogni lucidi. Buona parte delle informazioni sono state tratte da questo sito.
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