Metodo CRISPR, la Cina modifica il DNA umano per la prima volta: addio a cancro e malattie genetiche?

17 Novembre 2016 | Mente e corpo umano

Il metodo CRISPR («Clustered Regularly Interspaced Short PalindromicRepeats») è una tecnica innovativa che consiste nel prendere un segmento di DNA e di correggerlo, cioè di sostituirlo con un codice migliorato o di eliminare le parti volute. La tecnica è nata nel 2012, era già stata testata su batteri e alcuni mammiferi, e nel 2016 è stato dato il via alla sperimentazione sull’essere umano. Di recente la Cina ha usato il metodo per trattare un malato di cancro, battendo sul tempo gli americani.

Come funziona di preciso il metodo CRISPR? Il DNA possiede quelle che vengono chiamate «brevi sequenze ripetute», ovvero una sequenza che si ripete e che non viene trascritta in RNA (o comunque viene eliminata prima che l’RNA messaggero le trasformi in proteine): apparentemente quindi non hanno una funzione precisa, anche se ci sono delle critiche a riguardo. In ogni caso, queste sequenze sono separate tra loro da brevi frammenti «distanziatori». Il metodo CRISPR sfrutta i distanziatori per riconoscere la parte da sostituire: dopodiché taglia, elimina o modifica la sequenza di geni voluti.

Stiamo parlando di ingegneria genetica avanzata. Non solo usa strumenti relativamente economici, ma è anche una tecnica molto precisa, che permette di tagliare il genoma dell’essere umano in un qualsiasi punto (quasi) senza errori. Anzi Emmanuelle Charpentier, una delle inventrici del metodo, spiega che anche uno studente universitario potrebbe farlo: mentre prima erano necessari migliaia di tentativi, adesso sono sufficienti 4-5 prove per colpire il gene da modificare.

Il potenziale del metodo CRISPR è enorme e i vantaggi medici sono numerosi. Tanto per fare un breve elenco, se un giorno inizierà a diffondersi:
– può essere usato per correggere malattie genetiche
– può curare il corpo dall’HIV e dal cancro (due tra le malattie più gravi del nostro secolo).
– può sistemare i difetti nelle cellule staminali
– la sua semplicità permette di ridurre i tempi di attesa nelle operazioni, perché si può agire su più geni contemporaneamente.
– permette di modificare i maiali in modo che i loro organi non siano rigettati dal nostro corpo.
– permette di studiare le malattie umane sugli animali e capire come guarirle. Il ricercatore Danilo Maddalo, per esempio, sta studiando le alterazioni dei cromosomi nelle leucemie che sono state indotte sugli animali.

Riporto un esempio descritto sul sito di Le Scienze, che spiega il procedimento per agire contro il cancro:

Usando CRISPR i ricercatori apporteranno tre modifiche al genoma dei linfociti. La prima consiste nell’inserimento di un gene che codifica per una proteina che permette al linfocita di riconoscere più facilmente le cellule tumorali, la seconda consiste nella rimozione o nel silenziamento del gene per proteina (normalmente presente nelle cellule T) che potrebbe interferire con questo processo, mentre la terza bloccherà la produzione di una proteina che permette alle cellule tumorali di riconoscere li linfociti T e disattivarli. I ricercatori torneranno a infondere le cellule modificate nei pazienti donatori.

La Cina ha usato il metodo su 10 pazienti, che riceveranno fino a quattro iniezioni di cellule ogm per sei mesi. Saranno naturalmente tenuti sotto controllo per monitorare eventuali effetti collaterali. A breve quindi sapremo se effettivamente darà il successo sperato.

Le critiche morali

Gli scopritori del metodo CRISPR saranno senz’altro candidati al premio Nobel per la medicina. Tuttavia, c’è sempre un “ma” all’orizzonte e sta nell’aspetto morale.

Il dibattito etico di tipo «umano» è acceso e è già aperto da tempo, come sempre avviene quando si tenta di modificare la struttura che la natura ci ha messo a disposizione. Le critiche sono le stesse della clonazione: se il metodo funziona e permette di guarire da cancro e da malattie genetiche, cosa impedirà all’ingegneria genetica di agire anche sugli embrioni? Potremmo, per esempio, modificare parti di DNA sane (che quindi non avrebbe bisogno di alterazioni) per far crescere i nostri figli con una certa caratteristica o una certa bellezza.

È giusto alterare l’equilibrio (imperfetto) naturale, non si corre il rischio di avere tutti i figli con caratteristiche identiche tra loro? Dove va a finire la diversità? E teniamo conto che ci potrebbero essere errori imprevisti?

E c’è poi la questione dell’applicazione sugli animali. I test più massicci vengono fatti sugli animali, per studiare elementi altrimenti impossibile da analizzare sull’uomo. Persino la scienza ha ammesso che gli animali sono dotati di coscienza: non è un controsenso metterli sotto torchio per il nostro progresso genetico?

I pro sono molti, i contro lo sono altrettanto. Quello che sappiamo è che la scienza non può evolversi se non mettiamo da parte alcune moralità e non accettiamo dei compromessi. Lo dimostra la storia e lo dimostra il fatto che la Cina (il cui moralismo in questi campi è più smorzato) sia arrivata per prima, mentre gli USA sono ancora bloccati nelle autorizzazioni. Il progresso non si ferma, si può soltanto rallentare.

E se vi informate a fondo, scoprite che qualsiasi cosa avete sottomano è stata resa possibile grazie a questi compromessi. Compresa la vostra lunga vita e il monitor che state guardando.

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