Come scegliere l’editore da contattare per pubblicare il libro

Stretta di mano

Gli editori che pubblicheranno il nostro libro vanno selezionati con criterio per evitare di essere disillusi o, peggio, di cadere vittima di truffe [@01]

La tecnologia moderna ha alzato in modo esponenziale la concorrenza tra gli scrittori, al punto da rendere “saturo” il mercato in certi settori narrativi. Nelle opere di saggistica succede più di rado, ma può capitare.

Il vantaggio di avere almeno un computer per casa è che tutti si possono improvvisare scrittori e dare sfogo alla propria vena artistica. Il rovescio della medaglia è che gli editori si possono trovare con una coda lunghissima di opere da vagliare, molte delle quali di scarso valore e che fanno perdere loro del tempo a sfavore dei libri più meritevoli.

Ecco perché se arriva una proposta, soprattutto se è il vostro primo libro, la tentazione di accettare è molto alta. In realtà ci sono delle questioni importanti da valutare prima di accettare: anzi, si deve fare un’analisi per selezionare gli editori da contattare prima ancora di inviare loro una proposta. Vediamo alcuni consigli in proposito.

Sommario

Grande editore o piccolo editore
Selezionare gli editori utili
Createvi una lista di case editrici
Ricerche e controlli sull’editore
Le recensioni degli scrittori
Controllo sulla distribuzione

Grande editore o piccolo editore?

È chiaro che il primo pensiero va alle grandi case editrici che hanno una vasta distribuzione e un’ampia esperienza sul campo, come la Mondadori o la Fanucci — solo per citarne un paio.

Se siete agli esordi può capitare di ottenere un contratto con un queste aziende leader, ma è piuttosto improbabile. Il primo motivo è la concorrenza di cui abbiamo parlato sopra, visto che queste case editrici sono le prime a essere “prese d’assalto”; il secondo motivo è che possono permettersi di investire su scrittori già famosi per coprire le spese e potrebbero quindi concedere meno spazio agli esordienti.

In ogni caso, se siete esordienti, non è detto che le grandi case editrici vi diano la giusta visibilità solo perché hanno deciso di firmare un contratto con voi e quindi non è detto che il vostro risultato economico sia garantito come invece è incline a pensare l’opinione comune.
Al contrario, spesso il piccolo-medio editore si dà più da fare per promuovervi, visto che deve selezionare più attentamente i suoi scrittori.

Il consiglio quindi è di non fermarsi alle case editrici più famose e di rivolgersi anche (e soprattutto) ai piccoli editori. Questo, naturalmente, se non avete già un nome famoso da sfruttare.

Selezionare gli editori utili

Prima di tutto dovete capire se volete rivolgervi anche a case editrici che richiedono un contributo da parte vostra per pubblicare. Ho spiegato in un altro articolo perché a mio parere si dovrebbe sempre rifiutare di pubblicare a pagamento.

Createvi una lista di case editrici pertinente

Il secondo passaggio è crearvi una lista delle case editrici che potrebbero essere interessate al vostro libro. La cosa migliore è partire da un elenco già pronto: per esempio potete partire dalla «Lista delle case editrici» che trovate linkato nel menu di questo sito.

Fate attenzione a selezionare le case editrici inerenti al vostro argomento: sarebbe inutile e poco professionale contattare un editore che si occupa di viaggi e proporgli un romanzo; a parte mettervi in cattiva luce, c’è il rischio di far perdere tempo sia a voi che all’editore.

Una volta stilata la lista, fate un’ulteriore sotto-lista prioritaria. Controllate se effettivamente la casa editrice ha pubblicato opere simili alle vostre in passato. Può essere per esempio che l’editore pubblichi libri di fantasy, ma che tratti un genere molto selettivo di fantasy: i generi e i sottogeneri sono un’infinità e in continua evoluzione.

Le voci nella lista prioritaria saranno le prime da considerare e, in un secondo momento, potute occuparvi delle altre.

Ricerche e controlli sull’editore

Adesso che avete una lista pronta, arriva la fase più delicata: il controllo sull’affidabilità dell’editore. Per le case editrici principali la fiducia può essere scontata (ma non sempre: occhio sempre al tipo di contratto che propone e se è in linea con i vostri desideri), però non lo è altrettanto per gli editori meno conosciuti.

Le recensioni degli scrittori

Come fare a capire se un editore è davvero affidabile? Avete uno strumento potente in mano: internet. Come dicevamo la concorrenza è alta, per cui è molto probabile trovare delle informazioni sull’azienda a cui state puntando. Navigate nei forum del settore e cercate su Twitter e su Facebook (non sulla pagina della casa editrice, perché è l’azienda stessa a gestirla).

Se trovate poche informazioni e la casa editrice non è proprio nuova, è bene guardarla con un certo sospetto, perché significa che non è molto presente sul mercato. Lo stesso vale in caso di numerose recensioni negative, soprattutto se riguardano le clausole contrattuali o la distribuzione del libro.

Sia chiaro, qualche recensione negativa è normale, ma quando sono troppe è bene farsi due domande.

Verificare quanto è ampia la distribuzione

È normale che i piccoli editori diffondano le opere solo nelle librerie locali, è una questione legata ai costi e non significa mancanza di serietà. Appoggiarsi ai distributori costa. Se però il vostro desiderio è di espandervi oltre, almeno a livello nazionale, il raggio di distribuzione è un parametro da verificare.

I siti ecommerce sono un altro parametro a favore. Mi riferisco in pratica a un sito internet che permetta al lettore di acquistare direttamente online, senza recarsi in libreria. Se l’azienda dispone di un ecommerce, la sua distribuzione sarà più ampia. Anche qua i costi ci sono, ma al giorno d’oggi la vendita diretta online è piuttosto importante e può fare la differenza, per cui il consiglio è di controllare che la casa editrice disponga di un proprio sito di vendita online.

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