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Anno 16074, Quinta Era - settembre 27

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All'Inizio del Tempo - Copertina
« Un'epica fantasy ambientata in un mondo dove le emozioni prendono vita, dove la luce e l'oscurità si affrontano senza vie di mezzo. Prima della storia che conosciamo, le entità vivevano in un mondo al confine tra la realtà e l'immaginazione. Passavano i giorni a dare una forma e un senso agli elementi, e le loro azioni modellavano il Destino Immutabile. Era il Tempo dei Sogni. Per poterle descrivere i popoli hanno attribuito a queste entità un aspetto umano e un carattere che esalta la loro natura. Così l'Eco può solo ripetere le parole che ascolta, la Forza scava la roccia a mani nude e il Tempo vede il domani come se fosse il presente. La leggenda a questo punto si perde nel mito e i racconti parlano di un'alba in cui un terribile cambiamento sconvolse le quattro terre. Ebbe inizio con la comparsa del Nulla. Quando bussò alle loro porte, le entità si riunirono per discutere e furono costrette a lottare per la loro sopravvivenza... »
« Un'epica fantasy ambientata in un mondo dove le emozioni prendono vita, dove la luce e l'oscurità si affrontano senza vie di mezzo. Prima della storia che conosciamo, le entità vivevano in un mondo al confine tra la realtà e l'immaginazione. Passavano i giorni a dare una forma e un senso ag...vedi tutto
« Un'epica fantasy ambientata in un mondo dove le emozioni prendono vita, dove la luce e l'oscurità si affrontano senza vie di mezzo. Prima della storia che conosciamo, le entità vivevano in un mondo al confine tra la realtà e l'immaginazione. Passavano i giorni a dare una forma e un senso agli elementi, e le loro azioni modellavano il Destino Immutabile. Era il Tempo dei Sogni. Per poterle descrivere i popoli hanno attribuito a queste entità un aspetto umano e un carattere che esalta la loro natura. Così l'Eco può solo ripetere le parole che ascolta, la Forza scava la roccia a mani nude e il Tempo vede il domani come se fosse il presente. La leggenda a questo punto si perde nel mito e i racconti parlano di un'alba in cui un terribile cambiamento sconvolse le quattro terre. Ebbe inizio con la comparsa del Nulla. Quando bussò alle loro porte, le entità si riunirono per discutere e furono costrette a lottare per la loro sopravvivenza... »
Per informazioni sulla cronologia e sulla misurazione del tempo, vedi la pagina cronologia e misurazione del tempo.
 

Dettagli sulla notazione

Calendario gregoriano (GB)
38.502 d.C. (27 settembre)

Calendario standard (CE)
5:16074 (27 settembre)

Calendario gregoriano (GA)
2.033,150 d.C.


Per i dettagli sul calendario vedi la pagina calendario standard.

 

Timeline

Anno 5:16074 sulla timeline

Epoca del Sangue sulla timeline

 

Riassunto degli eventi

  • Re Wintar Ferlagor viene ucciso. L'impero di Kerastra cessa di esistere.

 

La caduta di Kerastra

 

Lo scenario prima della battaglia

Al ritorno dalla lunga campagna di espansione durata per oltre un anno, i soldati fedeli al generale Devan si trovano un impero impegnato a sedare le rivolte del popolo, che gli ha già strappato una cinquantina tra le più importanti città. Al momento, quindi, la caduta di Ystora rappresenta per Kerastra un raggio di sole in un cielo nuvoloso e un motivo per ristabilire la propria supremazia. Devan è deciso a sfruttare la propria posizione ottenuta durante la guerra per avvicinarsi a re Wintar e ucciderlo, concludendo così il suo piano di unificare i due imperi nemici sotto a un'unica e nuova bandiera.

Il re è però protetto da Gwen Ferlagor, sua figlia, che già in passato è riuscita a difendere il trono da assalti ben più pericolosi (si cita, ad esempio, il Giorno Rosso). Per portare a termine il difficile compito, Devan si affida a una nuova alleanza e stringe un accordo con Farivahin e il suo Condottiero, artefici delle rivolte popolari ancora in corso, e con i dazar, con cui erano già stati alleati durante la campagna di espansione.

 

L'assalto esterno alla capitale

L'assalto esterno a Keleron, la capitale, avviene su due fronti. Da una parte si trovano circa 60.000 soldati imperiali a contrastrare circa 30.000 soldati ribelli, tra i quali figurano 500 dazar e i militari e le kriniel fedeli a Devan.

Sul muro opposto, Farivahin e il Condottiero sono a capo del popolo ribelle e si trovano ad affrontare un esercito di quasi 200.000 soldati: un numero spropositato, che però si dimostra impreparato a gestire la magia della druida e la rabbia dei rivoltosi.

La battaglia esterna si consuma durante il giorno e provoca la morte di quasi metà dell'esercito ribelle.

 

L'esecuzione del re

Mentre la battaglia infuria all'esterno, Devan e la sua fedele compagna Eshal affrontano le guardie personali del re. La principessa Gwen appare subito come una difesa impenetrabile e mette presto in difficoltà gli aggressori, dando il tempo al padre di preparare la fuga. Soltanto l'intervento del Condottiero penetrato a palazzo aiuta a ribaltare le sorti dello scontro.

Caduta Gwen, anche Wintar Ferlagor viene catturato e presentato al popolo perché sia quest'ultimo a decretarne la sorte. Wintar viene giustiziato sulla piazza della capitale.

Senza un re a governarlo, l'impero di Kerastra cessa ufficialmente di esistere.