segui la pagina su Facebook!

Camelia

All'Inizio del Tempo - Copertina
« Un'epica fantasy ambientata in un mondo dove le emozioni prendono vita, dove la luce e l'oscurità si affrontano senza vie di mezzo. Prima della storia che conosciamo, le entità vivevano in un mondo al confine tra la realtà e l'immaginazione. Passavano i giorni a dare una forma e un senso agli elementi, e le loro azioni modellavano il Destino Immutabile. Era il Tempo dei Sogni. Per poterle descrivere i popoli hanno attribuito a queste entità un aspetto umano e un carattere che esalta la loro natura. Così l'Eco può solo ripetere le parole che ascolta, la Forza scava la roccia a mani nude e il Tempo vede il domani come se fosse il presente. La leggenda a questo punto si perde nel mito e i racconti parlano di un'alba in cui un terribile cambiamento sconvolse le quattro terre. Ebbe inizio con la comparsa del Nulla. Quando bussò alle loro porte, le entità si riunirono per discutere e furono costrette a lottare per la loro sopravvivenza... »
« Un'epica fantasy ambientata in un mondo dove le emozioni prendono vita, dove la luce e l'oscurità si affrontano senza vie di mezzo. Prima della storia che conosciamo, le entità vivevano in un mondo al confine tra la realtà e l'immaginazione. Passavano i giorni a dare una forma e un senso ag...vedi tutto
« Un'epica fantasy ambientata in un mondo dove le emozioni prendono vita, dove la luce e l'oscurità si affrontano senza vie di mezzo. Prima della storia che conosciamo, le entità vivevano in un mondo al confine tra la realtà e l'immaginazione. Passavano i giorni a dare una forma e un senso agli elementi, e le loro azioni modellavano il Destino Immutabile. Era il Tempo dei Sogni. Per poterle descrivere i popoli hanno attribuito a queste entità un aspetto umano e un carattere che esalta la loro natura. Così l'Eco può solo ripetere le parole che ascolta, la Forza scava la roccia a mani nude e il Tempo vede il domani come se fosse il presente. La leggenda a questo punto si perde nel mito e i racconti parlano di un'alba in cui un terribile cambiamento sconvolse le quattro terre. Ebbe inizio con la comparsa del Nulla. Quando bussò alle loro porte, le entità si riunirono per discutere e furono costrette a lottare per la loro sopravvivenza... »
Per informazioni sulla cronologia e sulla misurazione del tempo, vedi la pagina cronologia e misurazione del tempo. In particolare, per i dettagli sul calendario vedi la pagina calendario standard.
 

Descrizione

Camelia è una mutante irregolare, senza un'identità sull'Oracolo. Per alcuni anni ha collaborato in modo saltuario con l'Onnimente, svolgendo per lei degli incarichi secondari.

 

Aspetto, specie e luoghi di appartenenza

Camelia è un'umana di età e di provenienza indefinite. Ha trascorso buona parte della sua vita a cambiare colonia per nascondere la sua capacità mutante, aiutata dall'Onnimente. Di media corporatura, ha capelli di un biondo chiaro che a causa dei suoi geni mutanti crescono a un ritmo molto rapido: infatti è costretta a tenerli legati a spirale dietro la testa, legati con molteplici lacci disordinati.

Di carattere è molto timida, parla raramente e si spaventa con facilità con i rumori improvvisi. A volte tenta di essere coraggiosa, ma finisce sempre per arrendersi. È morbosamente educata e autoironica. Il turbine di pensieri che non riesce a togliersi dalla testa le causa un'insonnia frequente e presenta infatti delle occhiaie evidenti. Rispetto alla media delle persone, inoltre, ha una bassa istruzione sia a causa della mancanza di innesti e di migliorie genetiche sia per il fatto che non può accedere all'Oracolo per apprendere in autonomia. L'impossibilità di accedere alla rete le impedisce anche di uniformarsi con i coloni e questo è evidente dal suo forte accento dialettale, anche quando parla nella diffusa lingua universale.

La capacità mutante (incontrollata in molti casi), la scarsa istruzione e il forte accento dialettale sono all'origine del suo carattere ritroso e facile a spaventarsi. Alcuni episodi l'hanno segnata in modo particolare.

Camelia avrebbe fatto di tutto per togliersi di dosso la maledizione del suo Tocco, però aveva anche una paura folle degli strumenti medici. Immaginava che fosse colpa di un trauma subito da piccola, quando i suoi genitori l'avevano portata in un centro per guarirla da una frattura all'alluce. Lei si era fatta prendere dall'agitazione e aveva rotto i macchinari proprio quando stavano affondando nelle sue carni, cosa che le aveva procurato un'appariscente cicatrice. Ricordava ancora l'orrore sulle facce dei suoi genitori, che avevano dovuto portarla via in fretta tra pianti isterici e sangue che gocciolava ovunque.

Descrizione tratta da Terra Bruciata

Ama leggere libri di storie antiche e da queste ha ricavato alcune esclamazioni ormai scomparse, come «ammazza, cribbio, diamine, mannaggia», delle quali a volte nemmeno lei conosce il significato.

 

Nomi e titoli attribuiti

Il suo nome originale è sconosciuto. Il nome usato, Camelia, è stato scelto probabilmente da lei stessa anni dopo la sua nascita. Lo dimostrerebbe il fatto che non possiede un cognome (come invece è usanza tra gli abitanti delle colonie). Ci sono due ragioni che potrebbero averla spinta a cambiare nome: innanzitutto, per impedire di essere rintracciata sulla rete dell'Oracolo, visto che nei primi anni della sua vita era stata meno attenta a nascondersi e quindi potrebbe aver lasciato delle tracce indirette; in secondo luogo, può aver inciso il bisogno di separarsi in modo definitivo dalla sua famiglia, che l'aveva ripudiata.

 

Magia e capacità particolari

Camelia è una mutante con un potere instabile. Quando si agita troppo, perde il controllo e gli strumenti elettronici al suo interno si disattivano per un tempo variabile, si sovraccaricano o smettono di funzionare. Lei chiama "scossoni" i danneggiamenti più leggeri, cioè i brevi sovraccarichi che non portano alla distruzione. Il potere agisce anche su base volontaria: Camelia può concentrarsi e arrivare a colpire anche tecnologie più lontane.

A causa del suo potere mutante, non ha tecnologia né in corpo né a casa sua. Non è abituata ad avere robot attorno. Il suo potere è facilmente identificabile, per cui non può crearsi un profilo in rete. Inoltre, quando esce con gli amici se ne sta un po’ in disparte per timore di farsi prendere dall’ansia e di danneggiare le loro tecnologie (che significa anche ferire i soggetti dotati di innesti artificiali).

 

Biografia

 

Una vita nell'ombra

Il passato di Camelia è piuttosto oscuro e lei stessa non ne fa mai parola con nessuno. Nacque il 3 dicembre di un anno indefinito e ha manifestato i primi poteri mutanti all'età di cinque anni. All'inizio i genitori non si accorsero della sua capacità mutante, ritenendo la disattivazione delle tecnologie dovuta a problemi esterni, ma quando i danni cominciarono a essere frequenti e a pesare sull'economia famigliare, fu chiara l'origine. I genitori la obbligarono a non connettersi più all'Oracolo per non lasciare maggiori tracce della sua mutazione. Tuttavia, è probabile che abbiano deciso di nasconderla alla rete non tanto per proteggerla, ma quanto per difendere loro stessi, visto che anch'essi erano umanidi irregolari. La scarsa empatia nei confronti della figlia fu subito evidente: per farla smettere spesso le urlavano contro e la percuotevano, aggravando i danni dovuti al suo potere mutante. Camelia crebbe così nella paura costante e sviluppò una scarsa fiducia in se stessa.

All'età di nove anni, i genitori cacciarono la figlia di casa. Camelia sopravvisse unendosi ad altri gruppi di mutanti, che cambiava di frequente per diffidenza e perché finiva spesso per provocare inavvertitamente dei danni alle tecnologie. Quando si trasferì su Callisto, si legò in amicizia a Zalep e al suo gruppo e fu inevitabilmente coinvolta nelle varie missioni che avevano il compito di espandere i domini dell'Onnimente. Fu il gruppo con il quale Camelia si legò più a lungo, perché essere alle dipendenze dell'Onnimente le garantiva dei vantaggi inaspettati: le era più facile nascondersi dalla rete e poteva sfruttare le cabine di teletrasporto di proprietà dell'Onnimente per spostarsi da una colonia all'altra.

Zalep la presentò a Rel Kaled Qer, che forniva strumenti e armi per i gruppi dell'Onnimente. Kaled offrì a Camelia una stanza dove stare nei momenti più bui della sua vita, allestita appositamente per contenere il suo potere mutante. In seguito, Camelia si innamorò di Norodari, figlio di Kaled.

 

Il legame difficile con la famiglia di Kaled

Attenzione! Questa parte contiene informazioni che possono svelare la trama di un libro

Camelia entrò raramente in azione per conto dell'Onnimente, per esempio aiutandola a occupare l'hangar spaziale di Venere. In gran parte dei casi, restò invece in disparte. Una parte importante della sua vita fu legata alla famiglia di Kaled. Il 28 marzo 4:17353 (7353 d.C.) Camelia fu aggredita dai sottoposti di Dinclay. L'aggressione avvenne poco lontano dalla casa della ragazza e aveva lo scopo di spingere Norodari a saldare un presunto debito nei suoi confronti. Camelia si diresse poi a casa di Norodari per recapitare il messaggio intimidatorio di Dinclay e ottenne poi protezione nella villa di Kaled.

L'aggressione si ripeté il 15 aprile 4:17353 (7353 d.C.). Questa volta i sottoposti di Dinclay avevano il compito di lasciare un messaggio esplicito e attaccarono sia Camelia sia Norodari nella casa di quest'ultimo, intenzionati a ucciderli entrambi. Poiché Camelia non aveva un profilo in rete, non poteva essere reintegrata e quindi la sua morte sarebbe stata definitiva. L'intervento di Dilam, amico di Norodari e agente della CENCO, salvò la coppia all'ultimo minuto. Camelia fu però avvelenata e trascorse i giorni seguenti in mezzo agli incubi, che per alcune settimane la resero pericolosa a causa del suo potere incontrollato.

Dopo l'Exilium, l'Oracolo divenne molto più aggressivo nei confronti dei criminali. Il 18 dicembre 4:17353 (7353 d.C.), una volta scoperto che Kaled e la sua famiglia avevano contribuito a rendere l'Onnimente più forte, l'Oracolo inviò gli agenti della CENCO a catturarli. Nella villa di Kaled si trovavano i suoi figli, Tiria e Norodari, e anche Camelia: su tutti pendevano dei pesanti capi d'accusa e furono quindi costretti a fuggire. L'Onnimente li aiutò a fuggire, chiedendo anche la collaborazione di Zalep e di Heron (che la famiglia di Kaled incontrò per la prima volta). L'intero gruppo, inclusi Zalep e Heron raggiunsero poi l'hangar di Venere e s'imbarcarono per nascondersi nella stazione di Velimsha, dove rimasero fino a inizio aprile.

Mentre si trovava sulla stazione, il 23 febbraio 4:17354 (7354 d.C.) l'Onnimente modificò la biochimica di Camelia, permettendole da quel momento di controllare il suo potere mutante, ma con l'effetto negativo di renderla più incauta davanti ai pericoli.

 

La fuga da Gea

Attenzione! Questa parte contiene informazioni che possono svelare la trama di un libro

L'Onnimente avvisò il gruppo su Velimsha che presto le colonie sarebbero state un luogo difficile dove vivere e consigliò loro di raggiungere Nashgor, dove sarebbero stati al sicuro. L'Onnimente non diede spiegazioni aggiuntive, restando criptica su cosa sarebbe davvero successo alle colonie, ma il gruppo decise di accettare il suo consiglio.

Camelia, Norodari e Zalep sbarcarono a inizio aprile su Gea e si diressero verso Nashgor. Lungo il percorso si unirono con Dilam, che stava già scortando altri rifugiati insieme a un piccolo contingente di agenti. Il loro viaggio si fermò a Linea di Confine, una fortificazione di individui favorevoli al ritorno dell'Oracolo che cercava di fermare chiunque volesse raggiungere Nashgor. Pochi giorni dopo, li raggiunsero anche Kaled, Tiria e Heron, che avevano seguito un percorso differente per svolgere un ultimo compito per conto dell'Onnimente.

Fu Zalep a trovare uno stratagemma per permettere all'intero gruppo di superare Linea di Confine, anche se a caro prezzo. Si accordò con i ribelli e consegnò Heron in cambio del libero passaggio. Il 21 aprile 4:17354 (7354 d.C.), quindi, il gruppo riuscì a passare, ma Zalep decise di allontanarsi a causa della diffidenza che aveva destato nei suoi compagni. Il 25 aprile 4:17354 (7354 d.C.) il gruppo si trovò ad affrontare un'ultima sfida, perché fu intercettato dai robot dell'Oracolo che iniziarono a mietere vittime tra gli agenti e i viaggiatori. Tra gli altri, anche Dilam finì per soccombere. L'Onnimente intervenne in un secondo momento e scacciò i robot rimasti, permettendo ai sopravvissuti di proseguire.

Il 26 aprile 4:17354 (7354 d.C.) il gruppo raggiunse Nashgor. Poche ore dopo Camelia, Norodari e Tiria s'imbarcarono sulla Terranave chiamata Pandora, abbandonando per sempre Gea e le colonie. Il 22 gennaio 4:17401 (7401 d.C.), quando l'Oracolo si liberò dal blocco al quale l'Onnimente l'aveva costretto e cominciò ad attaccare ogni angolo delle colonie per distruggere la sua avversaria, Pandora lasciò il sistema Solare per non farvi più ritorno.

 

Opere

Camelia si rifugia spesso nella lettura dei libri e nella scrittura per affrontare il suo carattere introverso e la solitudine dovuta alla mancanza di vita sociale. Poiché non ha un profilo in rete, l'unico modo che ha di conservare una traccia del suo passato è di scrivere dei diari su un supporto fisico. Camelia è quindi uno dei rari coloni che sa ancora scrivere a mano e tiene carta e penne con inchiostro liquido in uno zaino che porta sempre con sé.

Oltre ai diari, ama scrivere racconti fantasy ambientati nel medioevo o nell'Antropocene.

 

Date importanti

 

Anni e periodi principali

 
Data inizio
Data fine
GB
7.353 d.C.
 
 
Prima aggressione di Dinclay
 
GB
7.353 d.C.
 
 
Seconda aggressione di Dinclay
 
GB
7.354 d.C.
 
 
Acquisisce il controllo sul suo potere mutante
 
GB
7.354 d.C.
 
 
Imbarco su Pandora
 
Libri da leggere: Terra Bruciata | Tracce nella Rete
Categorie: Personaggi
Universi di appartenenza: Universo Specchio
Ere in cui compare: Quarta Era