Come scrivere una buona descrizione di copertina del libro

Alice Cordelia Morse - Copertina libro

La descrizione di copertina del libro deve catturare l’attenzione del lettore, quindi servono frasi brevi e parole capaci di suscitare emozioni [@01]

Se avete completato il vostro libro — che sia un racconto, una guida o un saggio — è probabile che vi troviate di fronte a una delle fasi più difficili: concepire una descrizione appropriata che rappresenti il contenuto.
La descrizione andrà innanzitutto a comporre il dorso della copertina (per la precisione, la «quarta di copertina»), ma sarà utile anche e soprattutto per promuovervi in rete: nella pagina del vostro sito di presentazione, nei forum, nei social, nelle piattaforme di self-publishing.

Non stiamo parlando della sinossi del libro, bensì di una facciata che attragga subito l’attenzione del pubblico e susciti il suo interesse. Già questo dovrebbe farvi capire che descrizione e sinossi sono due concetti ben diversi: il primo è per il “marketing”, il secondo per un approccio più professionale (per esempio se dovete presentare l’opera a una casa editrice).

Vediamo quindi come deve essere strutturata la descrizione del vostro libro e quali errori evitare.

Sommario

Troppi dettagli allontanano i lettori
Usa il punto di vista del lettore
Essere diretti e suscitare emozioni

Troppi dettagli allontanano i lettori

La tendenza di chi ha appena finito un libro è di mostrare al pubblico le sue parti migliori, mettendo in risalto gli argomenti più interessanti e le parti più attraenti. Dopotutto, l’autore ha speso mesi per prepararlo e persino riassumere al minimo richiede un bel po’ di parole.

Come dicevo, però, la descrizione non è solo un riassunto. Il rischio di un atteggiamento simile è di caricare il lettore di troppa carne al fuoco: nel mondo di oggi pochi si soffermano per più di qualche secondo su un testo e molti si scoraggiano non appena vedono un paragrafo fatto di troppe righe.

Quello che dovete fare è concentrarvi soltanto sul filone principale e ridurlo all’osso, aggiungendo però il fattore «emozionale». Cercate di restare sotto le 200 parole (ancora meglio, sotto le 150). Se nonostante gli sforzi continuate a creare una descrizione lunga, un buon modo per accorciarla è di partire da zero: riassumete il libro in una o due frasi, e solo in seguito aggiungete “il contorno”.

Usa il punto di vista del lettore

Voi avete scritto il libro e, per quanto possa suonarvi strano, siete la persona meno adatta a riassumerlo in modo accattivante. Infatti conoscete già la trama e la difficoltà sta proprio nell’immaginare quali sensazioni può suscitare la descrizione nel lettore di passaggio. La cosa migliore è di farla leggere a qualche estraneo che non abbia mai letto la vostra opera.

Immedesimatevi nel lettore esterno, che vede la descrizione per la prima volta; pensate di trovarvi davanti a un libro scritto da altri. Quali emozioni trasmette? Voi stessi comprereste un libro che abbia una presentazione simile o la trovereste fredda, distaccata?

Essere diretti e suscitare emozioni

Usate sempre la terza persona e il tempo presente: vi state rivolgendo al lettore in tempo reale, per cui usare i verbi al passato dà un distacco pericoloso. Nella descrizione dovete infilarci un numero appropriato di «parole emozionali» come potrebbero essere: terribile, sconvolgente, tormentato. Per esempio questa frase:

La Casa Bianca viene presa di mira da un gruppo di terroristi, che mettono in mostra una nuova arma capace di distruggere le pareti dell’edificio.

è molto meno attraente della seguente descrizione, che ha lo stesso significato ma che porta il lettore a provare delle emozioni più forti:

La quiete alla Casa Bianca è sconvolta dall’attacco improvviso dei terroristi, che con una nuova e terribile arma si aprono una breccia nell’edificio.

Attenzione però a non abusare nel numero delle «parole emozionali» o il vostro scritto può apparire troppo infantile: in linea di massima, per ogni 100 parole scritte dovreste includerne 6 o 7.


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