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Anno 14722, Quarta Era - marzo 23

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Pioggia di Fuoco - Copertina
« La battaglia per la conquista di Nuova Alba arriva all'epilogo. I savariani e le colonie si affrontano per il possesso del primo pianeta artificiale della storia. Il piano per spingere le colonie a lottare tra loro ha avuto successo e i savariani escono per la prima volta allo scoperto, schierando l'intera flotta. Per il popolo alieno si tratta di una questione di sopravvivenza, perché il nucleo del pianeta artificiale può garantire il suo ritorno a casa, ma le colonie non intendono cedere quello che è il simbolo di un'unione e di un progresso senza precedenti. Entrambe le parti mettono in campo le loro armi più potenti e le migliori tecnologie, affrontando per giorni il nemico. La vittoria delle colonie sembra scontata, ma i savariani hanno delle conoscenze nascoste che potrebbero ribaltare le sorti da un momento all'altro. Intanto Conrad, che è stato da sempre al centro della guerra, si ritira dai giochi e dà inizio a un pericoloso progetto personale. La sua idea è di replicare e diffondere le armi aliene tra le colonie per provocare il disordine e, per farlo, rapisce una savariana e la costringe a collaborare. Sarà il gruppo dell'Occhio Spento a intervenire un'ultima volta, entrando nel villaggio dove è tenuta la prigioniera e affrontando le difese per liberarla. Con questo terzo capitolo si conclude il ciclo di Nuova Alba, una space opera ambientata in un lontano futuro dove la tecnologia avanzata fa da sfondo a metropoli sconfinate, astronavi che si autoriparano e robot costruiti per confondersi tra la gente. »
« La battaglia per la conquista di Nuova Alba arriva all'epilogo. I savariani e le colonie si affrontano per il possesso del primo pianeta artificiale della storia. Il piano per spingere le colonie a lottare tra loro ha avuto successo e i savariani escono per la prima volta allo scoperto, schier...vedi tutto
« La battaglia per la conquista di Nuova Alba arriva all'epilogo. I savariani e le colonie si affrontano per il possesso del primo pianeta artificiale della storia. Il piano per spingere le colonie a lottare tra loro ha avuto successo e i savariani escono per la prima volta allo scoperto, schierando l'intera flotta. Per il popolo alieno si tratta di una questione di sopravvivenza, perché il nucleo del pianeta artificiale può garantire il suo ritorno a casa, ma le colonie non intendono cedere quello che è il simbolo di un'unione e di un progresso senza precedenti. Entrambe le parti mettono in campo le loro armi più potenti e le migliori tecnologie, affrontando per giorni il nemico. La vittoria delle colonie sembra scontata, ma i savariani hanno delle conoscenze nascoste che potrebbero ribaltare le sorti da un momento all'altro. Intanto Conrad, che è stato da sempre al centro della guerra, si ritira dai giochi e dà inizio a un pericoloso progetto personale. La sua idea è di replicare e diffondere le armi aliene tra le colonie per provocare il disordine e, per farlo, rapisce una savariana e la costringe a collaborare. Sarà il gruppo dell'Occhio Spento a intervenire un'ultima volta, entrando nel villaggio dove è tenuta la prigioniera e affrontando le difese per liberarla. Con questo terzo capitolo si conclude il ciclo di Nuova Alba, una space opera ambientata in un lontano futuro dove la tecnologia avanzata fa da sfondo a metropoli sconfinate, astronavi che si autoriparano e robot costruiti per confondersi tra la gente. »
Per informazioni sulla cronologia e sulla misurazione del tempo, vedi la pagina cronologia e misurazione del tempo.
 

Dettagli sulla notazione

Calendario gregoriano (GB)
4.722 d.C. (23 marzo)

Calendario standard (CE)
4:14722 (23 marzo)

Calendario gregoriano (GA)
2.032,37 d.C.


Per i dettagli sul calendario vedi la pagina calendario standard.

 

Timeline

Anno 4:14722 sulla timeline

Epoca della Tecnologia sulla timeline

 

Riassunto degli eventi

  • Termina la Guerra Savariana.

 

L'ultimo atto della Guerra Savariana

 

L'assalto dei savariani

Fallito l'incontro diplomatico, i savariani riprendono l'assalto e questa volta attaccano in massa uno specifico settore nei pressi di Nuova Alba. Il settore coinvolto è inizialmente difeso dalle flotte di Marte (con la Twenty Hells come ammiraglia, comandata da Lanla Wonaisi), Gea (guidata dalla Destino Leggero con Jake Spatri al comando), Makemake e Giapeto.

I savariani si fanno circondare da cristalli gravitazionali che formano una barriera larga un centinaio di chilometri, con stretti pertugi tra un cristallo e l'altro che permettono il passaggio delle navi. I solariani presenti nel settore penetrano tra gli spazi liberi e bersagliano le navi nemiche, ma vista la scarsa possibilità di manovra si ritrovano a subire sin dall'inizio delle perdite pesanti. In particolare, la Twenty Hells viene spaccata a metà e resa inservibile.

 

La flotta di supporto

Dopo venti minuti di battaglia, arrivano in supporto altre navi coloniali: Europa, Titania, Dione, Callisto e Venere (con la Red Winter come punta, gestita da Ksal Hitho). Si accorgono che i cristalli gravitazionali stanno perdendo progressivamente di potenza, per cui inviano solo una parte della flotta a ingaggiare direttamente, mentre il grosso delle navi resta in disparte in attesa di sferrare un attacco pulito.

Nel frattempo, dodici navi dei savariani raggiungono le vicinanze di Nuova Alba e modificano la loro forma, trasformandosi in una sorta di vela che comincia a risucchiare l'energia dal nucleo del pianeta. Il loro scopo è quello che li ha portati a iniziare la guerra, cioè conquistare il pianeta per sfruttare l'energia del suo nucleo e tentare dei continui salti interstellari nella speranza di ritrovare la via di casa. In caso di successo, quindi, la flotta savariana sarà trasferita in un altro punto dell'Universo insieme a Nuova Alba. Il resto della flotta savariana forma un semicerchio di difesa per impedire agli avversari di avvicinarsi.

Pur non comprendendo fino in fondo quale sia l'azione del nemico, i solariani capiscono di avere ancora poco tempo a disposizione, per cui decidono di inviare tutte le navi minori per tenere occupata la barriera difensiva e permettere alle navi maggiori di entrare. Il piano ha successo, al costo di numerose perdite, e i solariani arrivano in vicinanza di Nuova Alba. A questo punto, rivolgono l'intero arsenale sui dodici savariani che stanno ancora assorbendo l'energia dal nucleo del pianeta. Soltanto cinque dei savariani rimangono integri, mentre il resto della flotta è distrutta. I savariani sopravvissuti si danno alla fuga, senza più tornare per tentare un terzo assalto.