
Una nuova tecnica promette di distruggere la quasi totalità dei ceppi dell’HIV e sarà testata nel 2018. Intanto un team italiano scopre come il virus si diffonde [@01]
Il nuovo anticorpo creato è “tri-specifico”, perché unisce la natura di tre anticorpi (e infatti è più grande di qualsiasi anticorpo naturale), ed è stato studiato per attaccare i punti deboli del virus. È stato testato su 24 scimmie con ottimi risultati.
I test sono stati portati avanti dall’Harvard Medical School, dallo Scripps Research Institue e dal Massachusetts Institute of Technology. Nel frattempo uno studio parallelo tutto italiano ha scoperto come il virus riesca a diffondersi nell’organismo: l’HIV va a legarsi con due geni, STAT5B e BACH2, e le attiva portando le cellule infette a moltiplicarsi rapidamente. Questi due geni sono responsabili della profilerazione delle cellule T, che si occupano appunto del sistema immunitario: il virus riesce quindi a manipolarle secondo le sue necessità.
Al momento riusciamo solo a contenere la moltiplicazione del virus e non a eliminarlo, ma si continuano a fare passi avanti. La speranza è che tra qualche decennio l’HIV diventi soltanto un lontano ricordo.