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Anno 16073, Quinta Era - dicembre 14

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Terra Bruciata - Copertina
« Dopo lunghi anni di attesa, l'Onnimente è finalmente libera e può dedicarsi a raggiungere gli obiettivi che aveva progettato sin dalla sua nascita. Il confronto tra lei e l'Oracolo prosegue da settimane e le colonie temono che possa trasformarsi presto in un disastro. Infatti, pur di annientare la sua avversaria, l'Oracolo si affida alle armi pesanti e inganna i suoi creatori occupando le cariche politiche e manipolando gli umani per i propri scopi. Le colonie sono costrette a collaborare con l'Onnimente e pianificano per lei un incontro con gli aurici, sperando di sfruttare la loro U-Sfera per riportare l'ordine. Ma l'Onnimente ha altri piani. Ottenuta la collaborazione, ne approfitta per prendere il controllo e per prepararsi all'inevitabile scontro finale con l'Oracolo. Mentre alcuni sopravvissuti cercano una via di fuga, altri si organizzano per riprendersi il dominio, ma a tutti è chiara una terribile verità: le colonie non torneranno mai più a essere le stesse. »
« Dopo lunghi anni di attesa, l'Onnimente è finalmente libera e può dedicarsi a raggiungere gli obiettivi che aveva progettato sin dalla sua nascita. Il confronto tra lei e l'Oracolo prosegue da settimane e le colonie temono che possa trasformarsi presto in un disastro. Infatti, pur di annientare...vedi tutto
« Dopo lunghi anni di attesa, l'Onnimente è finalmente libera e può dedicarsi a raggiungere gli obiettivi che aveva progettato sin dalla sua nascita. Il confronto tra lei e l'Oracolo prosegue da settimane e le colonie temono che possa trasformarsi presto in un disastro. Infatti, pur di annientare la sua avversaria, l'Oracolo si affida alle armi pesanti e inganna i suoi creatori occupando le cariche politiche e manipolando gli umani per i propri scopi. Le colonie sono costrette a collaborare con l'Onnimente e pianificano per lei un incontro con gli aurici, sperando di sfruttare la loro U-Sfera per riportare l'ordine. Ma l'Onnimente ha altri piani. Ottenuta la collaborazione, ne approfitta per prendere il controllo e per prepararsi all'inevitabile scontro finale con l'Oracolo. Mentre alcuni sopravvissuti cercano una via di fuga, altri si organizzano per riprendersi il dominio, ma a tutti è chiara una terribile verità: le colonie non torneranno mai più a essere le stesse. »
Per informazioni sulla cronologia e sulla misurazione del tempo, vedi la pagina cronologia e misurazione del tempo.
 

Dettagli sulla notazione

Calendario gregoriano (GB)
38.501 d.C. (14 dicembre)

Calendario standard (CE)
5:16073 (14 dicembre)

Calendario gregoriano (GA)
2.033,150 d.C.


Per i dettagli sul calendario vedi la pagina calendario standard.

 

Timeline

Anno 5:16073 sulla timeline

Epoca del Sangue sulla timeline

 

Riassunto degli eventi

  • Sotto la guida di Devan, Kerastra affronta la flotta di Sarkar, ottenendo una larga vittoria. Il successivo attacco alla capitale, però, si traduce in una disfatta.

 

Assalto a Sarkar

 

La flotta degli gnomi

Forte di un esercito di 100 mila uomini, il generale Devan entra nella città di Bewas, rinomata sede di un popolo di gnomi laboriosi ed esperti nel campo delle scienze tecnologiche e chimiche.

Lo scopo del generale è di utilizzare la città come base portuale per le navi che andranno ad affrontare la flotta di Sarkar, successiva tappa di conquista. In realtà, Devan aveva ordinato mesi prima agli gnomi la costruzione di 600 triremi, in vista di un suo futuro arrivo; in caso contrario, la costruzione delle imbarcazioni avrebbe richiesto dei mesi preziosi.

La flotta di Sarkar è riconosciuta come la più imponente e la più capace tra le flotte marine, soprattutto perché è dotata di tubi capaci di sputare fiamme attraverso un procedimento chimico e di incendiare così le navi nemiche. Inoltre, gli anni di esperienza trascorsi nei mari hanno portato i marinai a elaborare strategie mirate.

Lo scontro in mare aperto si risolve in breve, grazie agli speroni impiantati sapientemente dagli gnomi sulle loro navi che distruggono le fiancate avversarie. L'esercito imperiale sbarca sulla costa dell'isola nemica perdendo soltanto un centinaio di triremi; il numero di morti, seppure alto, è accettabile considerando la forza marina del nemico.

Non appena sbarcati sulla costa, però, ad aspettare Kerastra si trovano delle trappole esplosive lasciate all'interno di alcune navi apparentemente abbandonate a riva. La trappola provoca oltre 40 mila morti e la perdita di un altro centinaio di triremi.

 

La capitale inviolabile

Devan sceglie comunque di attaccare la capitale, approfittando del fattore sorpresa e del crollo recente di un lato delle mura, che ha aperto una preziosa breccia sul lato ovest della città fortificata. Ad aspettare l'esercito si trova una fila di arcieri, che mietono alcune vittime, dopodiché inizia lo scontro in corpo a corpo.

Le sorti della battaglia sembrano favorire Kerastra, fino a quando il vashaar Duncan, protettore della città, non interviene a cavallo. La nomea dei vashaar è terribile e fa subito breccia nel cuore dell'esercito già provato dai precedenti fallimenti. La fanteria imperiale cade quindi nel panico e Devan è costretto a ritirare le truppe.

Dei 100 mila soldati di Kerastra iniziali, al termine della battaglia ne restano abili non più di 30 mila: una pesante sconfitta che mette a repentaglio l'intera campagna di espansione.