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Anno 16073, Quinta Era - dicembre 14

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Il Sinkal - Copertina
« Un'epica fantasy, ambientata in un mondo dove la magia e la spada sono simboli di un'Era che sta per tramontare. Potenti stregoni e cavalieri legati da un codice d'onore sono obbligati a scendere in campo per difendere gli interessi dei loro regni. Gli imperi degli uomini e degli elfi, infatti, si fronteggiano da anni senza un vincitore. I popoli sono costretti a isolarsi; i tradimenti, le battaglie e le conquiste sono all'ordine del giorno. Devan è un sinkal, una creatura dalle straordinarie capacità nata dagli incroci tra i popoli, e il richiamo nel sangue non gli permette di assistere in disparte alla caduta del suo mondo. Dimostrato il valore con la spada, si mette a capo del vasto esercito degli umani e rapidamente sottomette una terra dopo l'altra. Richiama ai suoi comandi i guerrieri più capaci e le specie più terribili, come i vampiri. Combatte mostri guardiani, centauri e città ribelli e viola il regno delle fate, minacciando il cuore dell'impero degli elfi. Ma trovare la pace è più difficile di quanto possa immaginare. »
« Un'epica fantasy, ambientata in un mondo dove la magia e la spada sono simboli di un'Era che sta per tramontare. Potenti stregoni e cavalieri legati da un codice d'onore sono obbligati a scendere in campo per difendere gli interessi dei loro regni. Gli imperi degli uomini e degli elfi, infatti, s...vedi tutto
« Un'epica fantasy, ambientata in un mondo dove la magia e la spada sono simboli di un'Era che sta per tramontare. Potenti stregoni e cavalieri legati da un codice d'onore sono obbligati a scendere in campo per difendere gli interessi dei loro regni. Gli imperi degli uomini e degli elfi, infatti, si fronteggiano da anni senza un vincitore. I popoli sono costretti a isolarsi; i tradimenti, le battaglie e le conquiste sono all'ordine del giorno. Devan è un sinkal, una creatura dalle straordinarie capacità nata dagli incroci tra i popoli, e il richiamo nel sangue non gli permette di assistere in disparte alla caduta del suo mondo. Dimostrato il valore con la spada, si mette a capo del vasto esercito degli umani e rapidamente sottomette una terra dopo l'altra. Richiama ai suoi comandi i guerrieri più capaci e le specie più terribili, come i vampiri. Combatte mostri guardiani, centauri e città ribelli e viola il regno delle fate, minacciando il cuore dell'impero degli elfi. Ma trovare la pace è più difficile di quanto possa immaginare. »
Per informazioni sulla cronologia e sulla misurazione del tempo, vedi la pagina cronologia e misurazione del tempo.
 

Dettagli sulla notazione

Calendario gregoriano (GB)
38.501 d.C. (14 dicembre)

Calendario standard (CE)
5:16073 (14 dicembre)

Calendario gregoriano (GA)
2.033,150 d.C.


Per i dettagli sul calendario vedi la pagina calendario standard.

 

Timeline

Anno 5:16073 sulla timeline

Epoca del Sangue sulla timeline

 

Riassunto degli eventi

  • Sotto la guida di Devan, Kerastra affronta la flotta di Sarkar, ottenendo una larga vittoria. Il successivo attacco alla capitale, però, si traduce in una disfatta.

 

Assalto a Sarkar

 

La flotta degli gnomi

Forte di un esercito di 100 mila uomini, il generale Devan entra nella città di Bewas, rinomata sede di un popolo di gnomi laboriosi ed esperti nel campo delle scienze tecnologiche e chimiche.

Lo scopo del generale è di utilizzare la città come base portuale per le navi che andranno ad affrontare la flotta di Sarkar, successiva tappa di conquista. In realtà, Devan aveva ordinato mesi prima agli gnomi la costruzione di 600 triremi, in vista di un suo futuro arrivo; in caso contrario, la costruzione delle imbarcazioni avrebbe richiesto dei mesi preziosi.

La flotta di Sarkar è riconosciuta come la più imponente e la più capace tra le flotte marine, soprattutto perché è dotata di tubi capaci di sputare fiamme attraverso un procedimento chimico e di incendiare così le navi nemiche. Inoltre, gli anni di esperienza trascorsi nei mari hanno portato i marinai a elaborare strategie mirate.

Lo scontro in mare aperto si risolve in breve, grazie agli speroni impiantati sapientemente dagli gnomi sulle loro navi che distruggono le fiancate avversarie. L'esercito imperiale sbarca sulla costa dell'isola nemica perdendo soltanto un centinaio di triremi; il numero di morti, seppure alto, è accettabile considerando la forza marina del nemico.

Non appena sbarcati sulla costa, però, ad aspettare Kerastra si trovano delle trappole esplosive lasciate all'interno di alcune navi apparentemente abbandonate a riva. La trappola provoca oltre 40 mila morti e la perdita di un altro centinaio di triremi.

 

La capitale inviolabile

Devan sceglie comunque di attaccare la capitale, approfittando del fattore sorpresa e del crollo recente di un lato delle mura, che ha aperto una preziosa breccia sul lato ovest della città fortificata. Ad aspettare l'esercito si trova una fila di arcieri, che mietono alcune vittime, dopodiché inizia lo scontro in corpo a corpo.

Le sorti della battaglia sembrano favorire Kerastra, fino a quando il vashaar Duncan, protettore della città, non interviene a cavallo. La nomea dei vashaar è terribile e fa subito breccia nel cuore dell'esercito già provato dai precedenti fallimenti. La fanteria imperiale cade quindi nel panico e Devan è costretto a ritirare le truppe.

Dei 100 mila soldati di Kerastra iniziali, al termine della battaglia ne restano abili non più di 30 mila: una pesante sconfitta che mette a repentaglio l'intera campagna di espansione.